LIFE, ANIMATED, OVVERO LA STORIA DI COME UN RAGAZZO AFFETTO DA AUTISMO È TORNATO A COMUNICARE COL MONDO ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO DEI CARTONI ANIMATI
Ha collezionato già decine e decine tra nomination e vittorie in numerosissimi concorso internazionali, ultima la candidatura ottenuta nella cinquina nella categoria del Miglior documentario ai prossimi Academy Awards.
Insomma, agli Oscar, nella notte del 26 febbraio, si scontrerà con il nostro Fuocoammare il film Life, Animated diretto da Roger Ross Williams, nelle sale italiane dal 2 febbraio.
Il documentario è tratto dal libro Life, Animated: A Story of Sidekicks, Heroes, and Autism del premio Pulitzer Ron Suskind. Un lavoro biografico, in cui racconta del figlio Owen che improvvisamente a 3 anni si chiude in sé stesso senza più comunicare con il mondo esterno a causa di una grave forma di autismo. Dopo oltre un anno di silenzio, è solo attraverso i film della Disney che Owen riconquista la capacità di esprimersi, proprio grazie a quei cartoni che tanto ama e che di volta in volta, con le loro battute, gli prestano la voce e un modo alternativo di comunicare.
Per portare sul grande schermo Life, Animated, il regista si avvale di diverse scene di girato e ma anche di sequenze animate, che incarnano il mondo interiore e privato di Owen, ed è lui stesso a raccontare come si è sviluppato il lavoro:
Owen stesso ha creato queste scene. Da bambino ha iniziato a disegnare i suoi adorati compagni di avventure – e non ha mai disegnato gli eroi, solo i comprimari. Ha anche inventato una storia che ha intitolato La terra degli aiutanti perduti, ed è un mondo davvero meraviglioso.
Ho lavorato con Owen e con un fantastico team di animatori in Francia alla Mac Guff Animation per dare vita all’elaborato mondo di fantasia di Owen. Il cattivo che Owen ha inventato per questo mondo sembra il corrispettivo delle difficoltà che lui ha dovuto affrontare nella sua vita. Finisce con il simbolizzare l’autismo nei poteri di questa creatura, che sono in grado di far diventare la mente di una persona annebbiata o confusa. Mentre Owen stava creando questa storia, stava in qualche modo scrivendo in modo narrativo la sua biografia, perciò ho desiderato ardentemente animarla sullo schermo.
La Sirenetta, Il Re Leone, Aladdin e tanti altri classici sono al centro del mondo del ragazzo, ed è stato
fondamentale poterne usufruire in Life, Animated. Così i Disney Studios ne hanno consentito l’utilizzo senza pretendere alcun controllo sul contenuto o sul montaggio finale del film.
Perché è vero che la vita non è un film Disney, ma attraverso le scene, le azioni e le parole dei suoi personaggi preferiti, grazie al cinema, Owen impara a muoversi oltre lo schermo, vincere le proprie paure e diventare autonomo e indipendente.