Dall’altra parte: recensione

LA RECENSIONE DI DALL’ALTRA PARTE, LA PELLICOLA DI ZRINKO OGRESTA CON PROTAGONISTA UN AMORE DIFFICILE

dall-altra-parteGENERE: Drammatico

DURATA: 80 minuti

USCITA IN SALA: 30 marzo 2017

VOTO: 3 su 5

Vesna è la protagonista della pellicola Dall’altra parte di Zrinko Ogresta. La donna è un’infermiera a domicilio di Zagabria. Sua figlia Jadranka si è laureata in legge e sta per sposarsi con Bozo, “un inetto”, secondo suo fratello Vlado, che è sposato, ha un figlio piccolo e un’amante incinta. All’inizio del film, Vesna riceve una chiamata misteriosa a lavoro. Dall’altra parte del filo si presenta un certo Žarko, che scopriamo essere suo marito. Žarko era capitano dell’Esercito Nazionale di Jugoslavia quando iniziò la guerra in Croazia (1991) e decise di stare “dall’altra parte”.

Finito a L’Aia, è stato appena rilasciato. I due non si parlano da vent’anni; la telefonata inaspettata riporterà a galla il ricordo di un segreto che la donna ha cercato di nascondere per molto, troppo tempo, catapultandola di colpo in un passato doloroso. E quell’amaro passato può creare le basi per quello che avverrà nell’oggi, può essere così ingombrante da rendere Vesna vittima del presente. Tra i componenti del cast vediamo Ksenija Marinkovic, Lazar Ristovski, Tihana Lazovic, Robert Budak, Toni Šestan e Vinko Kraljevic.

La pellicola di Zrinko Ogresta presenta alcuni limiti: le scelte di regia non sono originali, ma allo stesso tempo la loro semplicità permette al pubblico di seguire la storia senza problemi. L’idea di fondo era molto interessante, ma la mancanza di approfondimento della vicenda originale non ha contribuito alla riuscita del film, il quale si apre con una telefonata senza spiegare in alcun modo cosa avvenne venti anni prima di essa. Lo spettatore è chiamato ad immaginarsi tutto, ma man mano che la pellicola prosegue nella narrazione si scoprono alcuni fatti che rimandano a qualcosa di sconvolgente avvenuto nel passato. Queste sono le uniche scene che riescono a coinvolgere emotivamente, almeno in parte, il pubblico.

Dall’altra parte è un insieme di intuizioni ottime mal gestite: il soggetto è particolare e diventa intrigante nel momento in cui è possibile capire fino a che punto la gente è in grado di spingersi fuori dagli schemi. Allo stesso tempo la sceneggiatura vera e propria lascia a desiderare, nonostante la presenza di dialoghi brevi, incisivi e molto diretti e chiari. È il tono della voce degli interpreti principali a deludere in quanto privo di qualsiasi emozione. C’è di buono che almeno il sentimento che lega i due coniugi traspare dall’espressività dei volti degli attori e nei piccoli gesti.

In Dall’altra parte, oltre a un pizzico di ironia in rare scene, non manca di qualche piccolo ma significativo colpo di scena. Non coinvolge invece i l ritmo molto lento, anche se costante, e la colonna sonora che è quasi inesistente. In un mondo dove il tuo nome conta più delle tue capacità effettive, Vesna, Vlado e Jadranka devono affrontare tutte le conseguenze della scelta di Žarko. Infine, è giusto dire che Dall’altra parte merita di essere visto per il finale, ma vi consigliamo di seguire a fondo tutto il progetto per poterlo comprendere a pieno. Perché la fine è interessante nel momento in cui si riescono a collegare i vari pezzi del puzzle, altrimenti resta semplicemente un finale incomprensibile.

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