LA CREATRICE DI GIRLS, LENA DUNHAM, METTE IN SCENA UNA PUNTATA SULLE MOLESTIE SESSUALI
Non è un segreto che Lena Dunham, creatrice, sceneggiatrice, produttrice e attrice della serie tv targata HBO Girls, sia un’attivista per i diritti delle donne.
Nei look eccentrica, Lena Dunham è anche una persona così sensibile da poter creare una puntata riguardante le molestie sessuali capace di scuotere le menti e lasciare lo spettatore con l’amaro in bocca.
Nel terzo episodio della sesta stagione in onda negli Stati Uniti (ahinoi, quella conclusiva), Lena Dunham mette in scena l’incontro della sua Hannah Horvath, oramai più equilibrata e serena, con il proprio scrittore preferito Chuck Palmer.
Lo scrittore, interpretato da Matthew Rhys, vuole riscattarsi agli occhi di Hannah dopo aver letto il suo articolo riguardante le accuse di molestie sessuali a suo carico partite dal blog di qualche studentessa.
Il personaggio di Palmer spende tutto il tempo dell’episodio cercando di far cambiare idea a Hannah, cercando di farle capire che ogni storia ha due punti di vista.
Chuck Palmer è un padre attento, premuroso. Palmer non è lo scrittore che gira gli Stati Uniti, di albergo in albergo, cercando la compagnia delle fans. Palmer non è superficiale, è una persona che vuole conoscere il suo interlocutore.
Palmer e Hannah discutono dell’accaduto esponendo argomenti a favore dei propri punti di vista. Hannah racconta anche la storia di quando in quinta elementare il proprio maestro di inglese le massaggiava le spalle mentre leggeva il proprio tema. E di come era stata incolpata di usare un termine troppo pesante quando, parlandone con un vecchio compagno di scuola, aveva appellato il maestro “molestatore”.
Palmer è veramente dispiaciuto, ma ora sono nella sua camera e dopo aver chiesto ad Hannah di sdraiarsi vicino a lui, si slaccia la patta dei pantaloni e appoggia il suo pene sulla gamba di lei.
Sorpresa, Hannah afferra il pene. E poi, ancora più sorpresa della sua reazione lascia la presa e si alza.
Il finale scende di colpo come una scure e recide tutti i fili empatici che il personaggio di Palmer aveva costruito con gli spettatori. E mentre Hannah se ne va dall’appartamento, migliaia di ragazze sfuocate si stanno dirigendo verso quel palazzo, quell’appartamento, ritrovandosi nella sua stessa situazione.
Perché la molestia può essere tangibile, come il gesto di Palmer, o più sottile, come quella del maestro di inglese.
O come lo sconosciuto che esagera nei baci di cortesia sulle guance.
O come lo sguardo incessante di chi sta di fronte a noi sull’autobus.
Molestia è tutto ciò che porta a una situazione di disagio.
A sei giorni dalla Festa della donna è bene ricordarlo.
E grazie a Lena Dunham per aver creato un piccolo gioiellino di stravaganza e humor come lo è Girls.