L’ATTESO SEQUEL MARVEL E IL CURIOSO FILM CON LA COPPIA HANKS-WATSON, L’ITALIA SCHIERA GERMANO
Probabilmente per approfittare del 25 Aprile festivo (e, visti gli incassi già conseguiti, a ragione), Guardiani della Galassia 2, secondo episodio del film della Marvel diventato di culto in tempi record, con è in onda già da due giorni, ma non c’è dubbio che rappresenterà il titolo principale delle scelte degli italiani, in questo weekend. The Circle di James Ponsoldt (The Spectacular Now) sembrerebbe spacciato, sulla carta almeno, eppure non può che rappresentare la più valida alternativa, ora per via del suo basarsi sul bestseller internazionale Il Cerchio di Dave Eggers, ora per il suo cast protagonista eccezionale, formato dall’inedita coppia Tom Hanks-Emma Watson, oltre a Karen Gillian (attrice presente, tra l’altro, anche in Guardiani della Galassa) e John Boyega (Star Wars Episodio VII). Contro tali fuoriclasse, l’Italia schiera due prodotti di sicura caratura, magari più tradizionalmente “impegnati”, ma di chiaro valore: La tenerezza di Gianni Amelio con Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti e Renato Carpentieri; La guerra dei cafoni di Lorenzo Conte e Davide Barletti, in concorso al Bif&st di Bari nella sezione ItaliaFilmFest/ Opere prime e seconde.
GUARDIANI DELLA GALASSIA 2
Il gruppo di eroi atipici e alieni singolari, più che Guardiani della galassia, svogliate sentinelle dello spazio, si tuffa in una nuova avventura per scoprire l’identità del padre di Peter Quill/Star-Lord, lo spavaldo ladro spaziale incastrato suo malgrado nel ruolo di leader della sgangherata banda. Al fianco dell’impudente Star-Lord, a ranghi sciolti, tornano la bella e letale Gamora, lo spietato Drax, l’irascibile Rocket e ridotto a dimensioni bonsai l’indisciplinato, scattante Baby Groot. La storia segue l’evoluzione individuale di ciascun componente e il faticoso processo di consolidamento come gruppo e nucleo familiare, cui si vanno aggiungendo nuovi personaggi, nemici redenti e parenti scomodi saltati fuori dai più remoti anfratti dell’universo.
“Conoscere è positivo. Conoscere ogni cosa è meglio”, è questa la tagline che compare sulla locandina di The Circle. Il film è ambientato in un futuro non distante, in cui la privacy è punita dalla legge e le persone devono costantemente chiedersi quale prezzo siano pronte a pagare per ottenere la conoscenza. Appena fa il suo ingresso nella più grande azienda di tecnologia e social media del mondo, The Circle, Mae è incoraggiata dal Fondatore della società Eamon Bailey a rinunciare alla propria privacy e a vivere la sua vita in un regime di trasparenza assoluta. Ma nessuno è veramente al sicuro quando tutti hanno la possibilità di guardare.
LA TENEREZZA
In un bel palazzo antico al centro di Napoli vive Lorenzo, che in anni lontani è stato un famoso avvocato. Ora, dopo qualche infortunio professionale, è caduto in disgrazia, per colpa di un carattere bizzarro, che lo porta più all’imbroglio che al rispetto della legge. Anche nei rapporti familiari Lorenzo frana ogni giorno, negando apparentemente senza ragione, l’affetto ai suoi figli. Tutto cambia quando Lorenzo assiste a un evento in apparenza banale, che però gli stravolge la vita. Nell’appartamento di fronte al suo vengono ad abitare Fabio e Michela, una giovane coppia con due bambi i piccoli, che arrivano dal Nord, un po’ spaesati in una città splendida e difficile come Napoli. Sono belli, estroversi, simpatici, quanto Lorenzo è scorbutico e diffidente. In poco tempo Lorenzo diventa uno di famiglia, passa più tempo da loro che nel suo studio, si diverte a giocare con i bambini, torna a un’allegria che sembrava perduta. Finché una sera, tornando a casa per cenare come al solito dai suoi vicini, Lorenzo trova una confusa, impressionante animazione nel palazzo. È successo qualcosa che sconvolgerà da quel momento l’esistenza di tutti.
Siamo nella Puglia del 1975, nella località di Torrematta. Aride campagne, ulivi, muretti e il mare sullo sfondo: in queste terre, ogni estate, si rinnova la guerra tra i figli dei ricchi, proprietari della terra e quelli dei contadini, che lavorano quelle campagne. Le due fazioni, ragazzini con pantaloncini all’inglese contro quelli vestiti di stracci, motorini di lusso contro l’Ape Piaggio, signori contro cafoni, si scontrano. A capo ci sono i rispettivi leader: Francisco Marinho (Pasquale Patruno), detto il Maligno e Scaleno (Donato Paterno). La guerra dei cafoni, a metà strada tra commedia e romanzo di formazione, mette in scena in maniera poetica e suggestiva la particolarissima lotta di classe, mai finita, in una Puglia incontaminata e selvatica. Una metafora, attraverso la favola dei ragazzini protagonisti, del cambiamento che attraversò tutto il nostro paese in quegli anni.