Oltre le nuvole, il luogo promessoci: recensione

ARRIVA IN SALA A DISTANZA DI 13 ANNI DALLA PRODUZIONE OLTRE LE NUVOLE, IL LUOGO PROMESSOCI, DELL’ACCLAMATO MAKOTO SHINKAI

Oltre le nuvole makoto shinkai locandinaGENERE: animazione

DURATA: 91 minuti

USCITA IN SALA: 11 e 12 aprile 2017

VOTO: 3 su 5

In un Giappone post-bellico diviso in due parti, una sotto il controllo degli Stati Uniti e l’altra dell’Urss, le forze sovietiche costruiscono sull’isola di Hokkaido un’imponente torre, nonché arma pericolosissima per il mondo intero. Al nord vivono i tre protagonisti, Hiroki Fujisawa, Takuya Shirakawa e Sayuri Sawatari. Prima i due ragazzi, poi anche la ragazza, si promettono che un giorno arriveranno in quel luogo misterioso e off limits, assemblando un aereo in segreto per raggiungere il loro scopo. Durante l’estate però Sayuri sparisce senza avvertire gli amici.

Passano gli anni, ognuno segue la sua strada, ma i loro destini sono destinati a incrociarsi di nuovo quando i due scoprono che la ragazza è ricoverata in ospedale, caduta in un profondissimo sonno. Hiroki, innamorato di lei, e Takuya scopriranno che sono i suoi sogni a tenere a bada l’universo parallelo che minaccia, attraverso la torre, di inghiottire la terra, e troveranno il modo di risvegliarla mantenendo la loro promessa.

Oltre le nuvole, il luogo promessoci è un film datato 2004, che arriva in sala solo ora grazie al distributore Nexo Digital in collaborazione con Dynit, e dopo il grande successo di botteghino nel mondo intero raggiunto da Your name., l’ultimo film del regista Makoto Shinkai, già acclamato successore del maestro Miyazaki.

 

Infatti, in quanto nati dalle stesse mani e mente, non si possono non notare dei collegamenti fra i due lungometraggi: prepotentemente centrali sono i temi del sogno e degli universi diversi che si incontrano e accarezzano; entrambi i film sono un mix di fantascienza, romanticismo e storia (talvolta intesa anche come tradizione).

Ma in Oltre le nuvole, il luogo promessoci si introduce anche il tema della politica, che attraverso le sue scelte tutto muove, compreso il destino dell’umanità. Infatti, cosa si trova oltre le nuvole, motivo di attrazione per i nostri protagonisti? Una torre vertiginosamente alta, tanto da non riuscire a vederne la cima, simbolo di una scissione post-bellica che ha interessato il Giappone, dividendo il Paese in due parti ognuna controllata da una diversa fazione. La risposta a tutto, ancora una volta, è l’amore: Hiroki e Sayuri, seppur lontani da anni e relegati in “mondi” diversi, sentono talmente vivo il loro legame da riconoscerlo come ancora di salvezza per sé stessi e non solo.

Sbalordisce, vedendo il film non certo recente, la cura e la precisione messe nella realizzazione delle bellissime vedute e dei paesaggi, ma delude un po’ invece il tratto poco accurato e la scarsa caratterizzazione impiegata per i personaggi, che seguono nella loro definizione un po’ approssimativa, comunque, lo stile del tempo. L’impressione che lascia la visione di Oltre le nuvole, il luogo promessoci è che il film sia stato un buon punto di partenza per Shinkai, che da qui parte con numerosi temi per poi riaffrontarli e approfondirli, anche da diversi punti di vista, nel suo ultimo grande successo. Un degno anticipatore, insomma, che appaga nella storia e negli effetti visivi.

 

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