UN VIAGGIO INTERIORE ALLA RICERCA DI NOI STESSI, QUESTO È RECHERCHE
“È stato un attimo, ma ho visto chiaramente, per un secondo, un cielo stellato dietro quella porta. E ho capito di essere in un sogno lucido.” Prodotto da Paola D’Orsogna per Tecnagon Produzioni e sostenuto da una campagna di crowdfunding, Recherche è un film scritto e diretto da Andrea Belcastro, che vede il coinvolgimento di un gruppo di maestranze e professionalità operanti su campo nazionale e internazionale tra cui la Open Fields Productions di Fabrizio Nucci e Nicola Rovito, il compositore Eugenio Vicedomini e il sound designer Luigi Porto.
Si tratta di un racconto onirico, attraverso una narrazione poco lineare e astratta, con un ritmo interno vicino alle suite musicali progressive. Andrea Belcastro propone un viaggio alla ricerca di un significato dell’esistenza tramite brandelli di memorie passate e future, non importa se in un tempo interiore o esteriore. Il senso di Recherche tocca vette alte dell’animo umano. Noi, come i protagonisti del film, non siamo nessuno senza i nostri ricordi. Seppur sbiaditi, alcuni di essi si manifestano sotto forma di memorie e cicatrici, che possono far male oppure no. Recherche esplora una tematica non facile: si parla di esistenza, ma anche di vita dopo la morte – perché niente termina con essa – e della paura dell’ignoto. L’uomo è alla continua ricerca di qualcosa, ma allo stesso tempo cerca di proteggersi dalle avversità che l’esistenza gli pone davanti. L’opera di Belcastro è quindi principalmente un film sulla paura dell’uomo, sul timore di scoprire che il male esiste davvero e che quel male possiamo essere noi. La paura di essere soli e di non riuscire a comunicare con gli altri.
Per questa sua riflessione poetica e onirica, Andrea Belcastro sceglie di non utilizzare dialoghi. Lo spettatore viene coinvolta nella storia tramite la voce di uno dei protagonisti che racconta il suo incubo a qualcuno di cui non vediamo il volto e che non risponderà mai – forse un essere extrasensoriale. Il ragazzo che ci invita a spogliarci e a seguirlo alle origini della vita spera che il suo messaggio giunga a destinazione, ma non può sentire la nostra risposta.
Quale sarà il senso della vita? Forse non lo sapremo mai, e in ogni caso spetterà a Dio l’ultima parola. “Recherche è la ricerca della speranza di togliere quel tappo che ci blocca dentro.”