SCARLETT JOHANSSON E L’EVOLUZIONE DELLE SUE INTERPRETAZIONI AL CINEMA
Nata il 22 novembre 1984, Scarlett Johansson debutta nel mondo della recitazione fin da piccola, prendendo parte a spot pubblicitari e a vari progetti cinematografici. Dagli anni ’90 ad oggi, possiamo suddividere la carriera cinematografica della Johansson in tre grandi macroaree. I ruoli da lei interpretati, infatti, possono essere categorizzati come la ragazza acqua e sapone un po’ naïve, la femme fatale, e, negli ultimi progetti, l’eroina in storie fantascientifiche.
Il debutto come ragazza acqua sapone è da considerare con il ruolo di Charlotte, la ragazza innamorata e sola in un Giappone estraneo, in Lost in Translation del 2003.
Diretto da Sofia Coppola, Lost in Translation è stato nominato quattro volte ai Premi Oscar e racconta con delicatezza la storia platonica tra uno stanco attore in declino, interpretato da Bill Murray, e la giovane Charlotte. Non si potrà mai dimenticare quel finale, quell’abbraccio e quelle parole sussurrate nell’orecchio che non ci sarà mai dato modo di conoscere.
Sempre nel 2003, Scarlett Johansson interpreta Gret, la domestica del grande pittore olandese Vemeer. Una giovane donna che si ritroverà ad essere la musa del grande artista e soggetto del dipinto La ragazza con l’orecchino di perla. Anche in questo caso, la Johansson interpreta una giovane che si relazione con un uomo molto più grande di lei, in un rapporto fatto di sguardi, tocchi leggeri ma profondi. Una relazione tra un uomo ricco e potente e una giovane che ha solo il proprio sguardo disincantato del mondo e la propria bellezza da offrire.
Anche a fianco di John Travolta, nel film drammatico Una canzone per Bobby Long, Scarlett Johansson è stata chiamata a interpretare una giovane ragazza che viene costretta dalla madre ad andare ad abitare con un vecchio professore che si è ritirato. Due anime sole alla mercé dei fatti della vita che ritroveranno il coraggio di prendere in mano le redini del proprio destino.
Nel 2005 prende avvio il sodalizio artistico con Woody Allen, con il film Match Point. Da qui, Scarlett Johansson verrà messa in luce come femme fatale, una donna che fa impazzire gli uomini e molto disinvolta.
In Match Point la Johansson è Nola, una ragazza che cerca di sfondare nel mondo del cinema e protagonista di una storia d’amore tormentata e passionale.
In Vicky Cristina Barcelona è Cristina un’insoddisfatta cronica che troverà una fugace felicità in un rapporto a tre, con un pittore e la sua ex moglie, anche lei pittrice, nell’affascinante Oviedo.
Nella commedia corale del 2009, La verità è che non gli piaci abbastanza, Scarlett Johansson è Anna un’affascinante insegnante di yoga che instaura una relazione con un Bradley Cooper intrappolato in un matrimonio che non lo soddisfa.
Un anno dopo, con la presenza nel secondo capitolo di Iron Man, la Johansson entra a far parte dell’universo Marvel. Veste i panni di Vedova Nera, punta di diamante del KGB e assassina biopotenziata. Per anni nemica di Iron Man e dei Vendicatori, tradisce il proprio Paese e si schiera con gli Stati Uniti.
Diventata una supereroina, prende parte sia dei Vendicatori sia dello S.H.I.E.L.D, ma i suoi metodi rimangono brutali e violenti, non provando nessuno scrupolo a torturare o uccidere i propri nemici.
Nel 2013 in Under the Skin, la Johansson è un’aliena cinica arrivata sulla Terra per trasformare gli umani in carburante per i macchinari del suo popolo. Solo l’incontro con un ragazzo deformato la porterà ad ascoltare le proprie emozioni e a scoprire il suo lato più “umano”.
E ora, nelle sale da una settimana, la Johansson è la protagonista della trasposizione cinematografica dell’omonimo manga Ghost in the Shell. Nei panni di un cyborg umanoide a capo della squadra antiterrorismo cibernetico, Scarlett Johansson dovrà affrontare un nuovo nemico e fare i conti con il proprio passato.
