REESE WHITERSPOON VINCE L’OSCAR PER LA STRUGGENTE INTERPRETAZIONE DI JUNE CARTER IN QUANDO L’AMORE BRUCIA L’ANIMA
“Ti vesti di nero perché non hai trovato altro da mettere. Hai scoperto il tuo sound perché non suoni bene e hai cercato di baciarmi perché non volevi… Dovresti prenderti qualche responsabilità una volta ogni tanto, John”, sono queste le parole che June Carter, interpretata dall’attrice Reese Witherspoon, pronuncia in una delle scene di Quando l’amore brucia l’anima di James Mangold.
Il film è una cronaca della vita del leggendario cantante country Johnny Cash, dalla sua infanzia in una fattoria di cotone in Arkansas fino al singolare concerto avvenuto nel carcere di Folsom nel 1968. Particolare importanza è attribuita alla sua turbolenta relazione amorosa con la cantante June Carter, suo grande amore.
L’infanzia serena del piccolo Johnny termina nel 1944 quando suo fratello Jack perde la vita in seguito a un incidente con una sega. Il triste avvenimento fa drasticamente peggiorare il rapporto del bambino con il padre, che lo ritiene responsabile.
Dopo una breve parentesi nell’aviazione in Germania, Johnny ormai adulto (Joaquin Pheonix) fa ritorno negli Stati Uniti e comincia a suonare la chitarra per diletto. Come impone la società, si sposa con la fidanzata Vivian (Ginnifer Goodwin) e si trasferisce con lei a Memphis.
L’uomo cerca di mantenere la sua famiglia facendo il venditore porta a porta fino a quando un giorno passa per caso davanti a uno studio di registrazione e decide di fondare coi suoi amici un gruppo gospel. Le continue difficoltà economiche lo spingono a fare un provino presso un’etichetta discografica, la Sun Records.
Tuttavia, il proprietario, Sam Philips (Dallas Roberts), non è convinto dal loro sound e li sprona a suonare qualcosa di diverso. Johnny intona una canzone scritta durante il periodo passato in Germania, che riesce finalmente a conquistare Philips.
L’uomo si prepara così al suo primo tour, dove una sera incontra la cantante June Carter, tanto amata dal fratello Jack. Fra i due nasce subito un’attrazione reciproca, ma la donna respinge il tentativo di Johnny di baciarla, arrivando a far terminare la loro storia prima ancora che possa nascere.
Alla fine del tour l’uomo torna alla sua vecchia vita, ma il suo matrimonio non pare destinato a sopravvivere. Nonostante Vivian sia contraria, svariati anni dopo, Johnny riesce a convincere June a fare un altro tour insieme, durante il quale una sera i due finiscono a letto insieme.
La mattina seguente, la donna si pente della sua decisione repentina e si allontana di nuovo, finalmente consapevole dei gravi problemi di dipendenza del cantante.
Con il passare del tempo, Johnny finisce sempre più in una spirale autodistruttiva. Sua moglie Vivian gli chiede il divorzio, portando con sé le due figlie, di cui l’uomo non è in grado di prendersi cura.
Johnny cerca di riavvicinarsi a June, ma la situazione precipita il giorno del Ringraziamento, quando il padre lo accusa di star sprecando il suo talento proprio davanti a lei e alla sua famiglia. Sarà proprio grazie al sostegno della cantante che l’uomo riuscirà a rimettere in piedi la sua vita e a disintossicarsi.
Nel 1968 Johnny decide di fare un concerto nella prigione di Folsom e di registrare lì, anche se la sua casa di registrazione è contraria. Tuttavia, l’uomo non si lascerà fermare. Nel frattempo la sua relazione con June prosegue e il cantante pare ossessionato dall’idea di sposarla.
In una delle scene finali del film, Johnny interromperà il loro duetto “Jackson” proprio per farle di nuovo la proposta sul palco di fronte al pubblico, facendo arrabbiare la donna, che alla fine acconsentirà.
Reese Witherspoon è riuscita a mostrare un personaggio forte, ma al tempo stesso fragile. Una donna consapevole delle sue capacità, che non riesce a voltare davvero le spalle all’uomo che ama. L’attrice ha cantato varie canzoni in Quando l’amore brucia l’anima, dando prova di possedere anche delle discrete capacità canore.
Grazie a questo ruolo Reese Whiterspoon ha vinto un Oscar come migliore attrice protagonista, un Golden Globe e un Bafta nel 2006.