TRA DELUSIONE E SORPRESA, DAVID LYNCH CI RIPORTA NELLA LOGGIA NERA. LA NOSTRA RECENSIONE DEL PILOT DEL REVIVAL DI TWIN PEAKS
Il revival di Twin Peaks è finalmente arrivato sul piccolo schermo. Abbiamo visto il pilot del progetto, che ha preso forma esattamente venticinque anni dopo la morte di Laura Palmer. L’agente speciale dell’FBI Dale Cooper è intrappolato nella Loggia Nera, mentre il suo doppelgänger – posseduto apparentemente da Bob – scorrazza libero sulla Terra. Nel frattempo, a Buckhorn, una cittadina nel South Dakota, il preside del liceo locale Bill Hastings finisce in manette per il macabro omicidio di una donna, crimine del per il quale si professa totalmente estraneo. A New York, un misterioso miliardario ha finanziato un progetto alquanto bizzarro: osservare un cubo di vetro attraverso un’apertura nel muro, in attesa che vi appaia qualcosa. Ma cosa?
Il primo episodio del revival diretto da David Lynch potrebbe suscitare giudizi contrastanti tra i numerosi fan de I segreti di Twin Peaks, la serie originale. Se da una parte lo stile del regista è sempre lo stesso, ben curato e molto attento al dettaglio, dall’altra può essere difficile da apprezzare in quanto ormai i tempi sono cambiati e il pubblico della televisione è abituato a serie tv di stampo più moderno.
Inutile dire che al principio è quasi impossibile capire cosa il regista voglia mostrarci attraverso le sue impeccabili inquadrature, anche perché fino a circa 40 minuti dall’inizio non succede nulla di così eclatante. Inizialmente infatti ci vengono presentati i nuovi personaggi le cui storie, però, non vengono mai approfondite. Come se noi li avessimo già conosciuti in precedenza, anche se non è così.
Ci troviamo di fronte a una realtà che, a lungo andare, ci rendiamo conto non avere nulla di realistico, come è normale che sia. Se inizialmente il ritmo è lento e il passaggio da una scena all’altra risulta incomprensibile, successivamente tutto comincia a prendere forma. Questa volta però nessuno ha ucciso Laura Palmer, ma Ruth Davenport.
Quelle che ci vengono mostrate in Twin Peaks 3 sono scene macabre e di grande impatto visivo ed emotivo, probabilmente causate dalle azioni di un’entità sovrannaturale, di cui vedremo le gesta solo per pochi secondi. Contribuiscono a dare un senso di inquietudine e suspance la colonna sonora, le inquadrature a tutto campo, i primi piani incisivi e una fotografia un po’ sporca, dove prevalgono tonalità scure.
In attesa dei nuovi episodi di Twin Peaks, la domanda che tutti ci poniamo adesso, alla luce di quanto abbiamo visto nel pilot, è “Chi ha ucciso Ruth Davenport?