IL COLOSSO DI CUPERTINO PRODUCE “PLANET OF THE APPS”, IL SUO PRIMO SHOW ON DEMAND
Dopo Hulu e Netflix, i colossi dell’e-commerce Amazon e Alibaba e Google, impegnata su YouTube Red, Apple è l’ultima delle internet company a produrre contenuti tv originali.
La compagnia di Cupertino ha infatti esordito nel settore mettendo in onda la prima puntata di Planet of the Apps, reality in 10 episodi incentrato sul mondo degli sviluppatori di applicazioni.
Di questa serie se ne parlava già da un anno, mentre la versione finale dello show ha previsto il casting aperto a “100 dei creatori di app più talentuosi del pianeta”. A giudicarli, un team composto da personalità dello spettacolo, come le attrici Jessica Alba e Gwyneth Paltrow, il cantante Will.I.am e l’informatico e imprenditore Gary Vaynerchuk.
Gli sviluppatori hanno a disposizione sessanta secondi per provare a vendere la loro idea davanti a questa giuria, mentre un ascensore li porta dolcemente giù verso il palco dello show; alla fine della presentazione, i giudici potranno approvare o bocciare la proposta con uno “swipe” verso sinistra o destra (in stile Tinder) e stabilire chi saranno i fortunati a ricevere i soldi necessari alla creazione del loro progetto.
Il primo episodio di Planet of the Apps è disponibile gratuitamente su Apple Music e iTunes, mentre i successivi nove episodi verranno rilasciati per altrettanti martedì in esclusiva per i sottoscrittori del servizio Music.
Il reality di Apple è stato presentato come “più di uno show” e “una piattaforma di lancio e un acceleratore per sviluppatori eccezionali”.
L’esordio del colosso di Cupertino rende sempre più chiara una cosa: la tv generalista rischia di attrarre sempre meno spettatori, interessati invece a un’offerta variegata e, soprattutto, flessibile secondo le proprie necessità e i propri desideri.
L’offerta on demand sta infatti conquistando una sempre più ampia fetta di pubblico: secondo il rapporto It Media Consulting, si stima che entro il 2018 la tv via internet conquisterà il 20% di tutto il mercato pay, con un incremento non tanto di Sky e Mediaset, quanto piuttosto degli altri operatori.