ShorTS International: i vincitori

CONCLUSO LO SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL, VI RIVELIAMO TUTTI I VINCITORI

trieste shortsIeri sera si è conclusa l’edizione 2017 dello Shorts International Film Festival di Trieste, di seguito i vincitori con le specifiche motivazioni. Partiamo con il Premio EstEnergy che va al miglior cortometraggio va a MEJE di Damjan Kozole per la capacità di cogliere un dramma contemporaneo, che tocca milioni di persone, e restituirne l’ampiezza in una straordinaria sintesi che investe prima di tutto la messa in scena. Gli altri…

Il Premio Makinarium alla migliore animazione ed effetti visivi va a Kaboom di Romain Daudet Jahan. Per l’esplosività dell’idea e l’incredibile impatto visivo e cromatico delle immagini e per la capacità di trasportare lo spettatore in un micro-mondo artefatto, ma familiare, ironico e giocoso.

Il Premio Studio Universal al miglior corto italiano va a Djinn Tonic di Domenico Guidetti per la capacità di concentrare, in un interno e in pochi minuti, un racconto comico visionario pieno di colpi di scena che, anche grazie alla bravura degli interpreti, rimanda alla realtà sociale drammatica della disoccupazione giovanile.

Il Premio Premiere Film al miglior corto non distribuito viene assegnato ex aequo a Samedi Cinema di Mamadou Dia, Siyah Çember di  Hasan Can Dağlı. Il Premio Oltre il Muro al miglior corto italiano va a A Girl Like You di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi, per una sceneggiatura accattivante, che affronta il tema della solitudine, della crescita e delle paure di un’adolescente alla ricerca della libertà, attraverso dialoghi equilibrati, luoghi sospesi nella contrapposizione fra il reale e il mistico, ed una recitazione delle due protagoniste.

Il Premio Trieste Caffè al miglior corto votato dal pubblico va a Candie Boy di Arianna Del Grosso, mentre il Premio AMC al miglior montaggio italiano va a Lo Steinway di Massimo Ottoni montaggio di Salvatore Centoducati e Massimo Ottoni.

Il Premio Mercurius al miglior corto a tematica junghiana è stato assegnato a Death in a Day di Lin Wang, per la sua grande sensibilità umana e per l’intuizione psicologica, oltre che per il suo alto  valore cinematografico.

Il Premio Hera Comm al miglior film viene assegnato ex aequo a Orecchie di Alessandro Aronadio, per il coraggio nel declinare un genere cinematografico popolare come la commedia con uno sguardo personale e innovativo che lancia una sfida a nuovi orizzonti e a Babylonia Mon Amour di Pierpaolo Verdecchi, per l’esplorazione che allarga gli orizzonti  del linguaggio documentaristico e per l’approccio nel raccontare il reale con uno sguardo filtrato dall’autorialità.

Il Premio Bakel al miglior film votato dal pubblico viene assegnato a Babylonia Mon Amour di Pierpaolo Verdecchi, mentre il Premio ANAC alla migliore sceneggiatura va a Luca Infascelli, Carlo Salsa, Greta Scicchitano e Roberto De Paolis autori del film Cuori Puri diretto da Roberto De Paolis: per aver saputo sviluppare, a partire da un fatto di cronaca vera, un racconto cinematografico costruito con personaggi,  conflitti sociali e passioni individuali che si sottraggono alla banalizzazione della dominante narrazione televisiva e mantengono un andamento realistico che  non asseconda mai schemi di finzione prevedibili e scontati, in particolare quelli riferiti alle periferie urbane.

Il Premio AGICI alla migliore produzione di lungometraggio di finzione va a Costanza Coldagelli e la produzione Matrioska per Orecchie di Alessandro Aronadio. Una produzione che si distingue anche per una costruzione finanziaria snella e indipendente, ma dalle impostazioni solide grazie a Biennale College Cinema.

Il Premio AGICI alla migliore produzione di lungometraggio di documentario va a Daniele Pitton e la produzione La Fournaise per Sagre Balere di Alessandro Stevanon. Il Premio SNCCI al miglior film votato dalla giuria del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici viene assegnato a Upwelling La Risalita delle Acque Profonde di Silvia Jop e Pietro Pasquetti.

Il Premio SweeTS4Kids al miglior corto va a Einstein-Rosen di Olga Osorio, inoltre il Premio Prospettiva va quest’anno a Daphne Scoccia magnifica interprete di Fiore di Claudio Giovannesi  per l’adesione al personaggio, il carisma maudit e la presenza scenica dimostrati già fin da questo suo assoluto debutto nel mondo cinematografico.

Il Premio Conferma va a Claudio Giovannesi, per aver saputo imporsi sulla scena autoriale dimostrando il suo talento artistico, ma anche aver segnato una fondamentale inversione di tendenza nel panorama cinematografico italiano. La menzione speciale del progetto Migrarti va a “Le Afriche Della Nostre Pianure”, riconoscimento ritirato da Alberto Cicala  e Paolo Luigi De Cesare.

 

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