LA TOP 5 DEI RUOLI CULT DI JULIANNE MOORE, NEW ENTRY DI KINGSMAN – IL CERCHIO D’ORO
Mamma, amante, donna in conflitto, compagna coraggiosa: Julianne Moore, nome d’arte di Julie Anne Smith, ha impiegato un po’ di tempo prima di farsi conoscere al grande pubblico, ma una volta entrata a far parte di grandi produzioni internazionali, sono tanti i ruoli in cui la si ricorda. Dalle crisi di una donna incinta in Nine Months, alle sfide preistoriche de Il Mondo Perduto, fino a parti più complesse che hanno occupato gli ultimi vent’anni della sua carriera: The Hours, Still Alice e Freeheld, giusto per citarne alcuni. In attesa di vederla in Kingsman – Il cerchio d’oro, secondo capitolo della saga cinematografica con Colin Firth, ripercorriamo la carriera di Julianne Moore attraverso cinque ruoli cult.
Rebecca Taylor (Nine Months – Imprevisti d’amore)
Le gioie (e i dolori) della gravidanza in un film tutto da ridere. In Nine Months, Julianne Moore è Rebecca Taylor, insegnante di danza che sogna una famiglia col compagno Samuel (Hugh Grant), che al contrario non è così entusiasta all’idea. Quando lei scoprirà di essere incinta, la coppia entrerà in crisi. A questo si aggiungono due loro amici, già sposati e con figli, che getteranno ancora più ombre sulla loro relazione. Tra equivoci ed imprevisti, le cose alla fine andranno per il verso giusto.
Sarah Harding (Il Mondo Perduto – Jurassic Park)
Nel sequel di Jurassic Park, Julianne Moore affianca Jeff Goldblum nel ruolo di Sarah Harding, paleontologa e fidanzata di Ian Malcolm, con una passione efferata per i dinosauri – specialmente un cucciolo di Tirannosauro Rex. Intraprendente e liberista, Sarah non si fa scrupoli a non sentire gli altri per agire seguendo il suo istinto; allo scopo di proteggere e salvare proprio il cucciolo di T-Rex, lei e Malcolm finiranno nei guai.
Laura Brown (The Hours)
Tris di donne per The Hours: Julianne Moore recita insieme a Nicole Kidman e Meryl Streep nel film basato sul romanzo Le Ore. La Moore interpreta Laura Brown, donna degli anni Cinquanta che conduce una vita infelice, intrappolata in un matrimonio senza amore, e con una particolare attitudine verso la sua migliore amica. L’unica via possibile sembrerebbe il suicidio, che tenta di commettere, salvo poi decidere di continuare a vivere anche per quel bambino in grembo che non desidera veramente.
Alice Howland (Still Alice)
Con il ruolo di Alice Howland, Julianne Moore si guadagna il suo primo meritatissimo Premio Oscar. In Still Alice, l’attrice dà grande prova di recitazione calandosi nel corpo e nell’animo di una linguista, colta e affermata, che lentamente si accorge di avere i primi sintomi di Alzheimer. Questa terribile scoperta la trasformano in una donna fragile e spaesata, e col tempo sia il corpo che lo spirito sono costretti ad arrendersi alla malattia.
Laurel Hester (Freeheld – Amore, giustizia, uguaglianza)
Un’altra grande prova interpretativa è in Freeheld, dove Julianne Moore veste i panni di Laurel Hester per raccontare la storia vera della poliziotta omosessuale a cui venne diagnosticato un cancro incurabile ai polmoni e che lottò fino in fondo per lasciare i propri averi alla compagna di una vita, Stacie Andree. Una storia d’amore, di giustizia e di uguaglianza, in cui la Moore torna a ricoprire un ruolo coraggioso e fragile. Peccato per quella candidatura all’Oscar mancata.