Suburbicon: recensione

MATT DAMON E JULIANNE MOORE SONO I PROTAGONISTI DELLA QUARTA GIORNATA DEL FESTIVAL DI VENEZIA CON SUBURBICON

suburbicon 1GENERE: crime, drammatico, mistero

DURATA: 105 minuti

USCITA AL CINEMA: 14 Dicembre

VOTO: 3/5

Quest’anno il Festival di Venezia segna il ritorno di George Clooney, che oggi presenterà il suo nuovo film, Suburbicon, con protagonisti Matt Damon e Julianne Moore.

Scritto dallo stesso Clooney insieme ai fratelli Coen e a Grant Heslov, Suburbicon è ambientato nell’omonima cittadina negli anni’50, dove la quiete viene turbata dall’arrivo dei nuovi vicini, i Meyers, un famiglia di colore, e da una “rapina” ai danni dei coniugi Lodge.

Durante una tranquilla serata casalinga, Gardner (Matt Damon) si affretta a svegliare il figlio, asserendo che alcuni uomini prenderanno tutto ciò che vorranno e poi se ne andranno.

I due “ladri” si divertono a umiliare il padrone di casa, sua moglie Rose e sua cognata Margaret (entrambe interpretate da una bravissima Julianne Moore). Dopo essere stata narcotizzata, Rose non si risveglia e sua sorella farà il possibile per riuscire a prendere il suo posto.

Agli occhi di tutti i concittadini, i Lodge sembrano il ritratto della perfetta famiglia della classe media americana, ma non sempre le cose sono quelle che appaiono. “Rose era l’anima di quella famiglia e ora il bambino vive in una casa senza un cuore”, afferma lo zio Mitch (Gary Basaraba) al suo prete.

L’apparenza, infatti, pare essere la sola cosa che conta, benché spesso la realtà sia ben distante. Lo vediamo attraverso gli occhi del piccolo Nicky, che non riesce a comprendere la ragione per cui il padre abbia negato di riconoscere i due uomini responsabili della morte della madre.

Parallelamente il trasferimento dei Meyers mostra il volto più crudele e razzista della società americana, incredibilmente simile a quella odierna, che inizia subito a preoccuparsi di come la loro presenza possa far svalutare il valore delle abitazioni del quartiere.

Oltre a Julianne Moore e a Matt Damon, nel cast del film troviamo anche un ottimo Oscar Isaac, nel ruolo di un investigatore assicurativo senza scrupoli, pronto a ogni cosa per il proprio tornaconto.

Grazie a un ritmo incalzante e a una colonna sonora indovinata, Suburbicon riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore, sebbene spesso alcune scene risultano troppo confuse e il filo conduttore fra le due storie è piuttosto labile.

Un vero peccato perché il film aveva davvero delle ottime potenzialità!

 

 

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