KATE WINSLET È L’ARISTOCRATICA ROSE DEWITT BUKATER NEL COLOSSAL TITANIC DI JAMES CAMERON
“Ora sapete che c’era un uomo di nome Jack Dawson e che lui mi ha salvata, in tutti i modi in cui una persona può essere salvata. Non ho nemmeno una sua foto… Non ho niente di lui. Vive solo nei miei ricordi”.
Era il 16 Gennaio 1998 quando il colossal romantico Titanic di James Cameron usciva nelle sale italiane, consacrando l’allora piuttosto sconosciuta Kate Winslet come una delle attrici più celebri della fine degli anni ’90.
Il film si ispira agli eventi drammatici che portarono all’affondamento del transatlantico Titanic nell’Aprile 1912, causando la morte di più di 1500 persone.
Kate Winslet interpreta la diciassettenne Rose Dewitt Bukater, figlia unica di una famiglia altolocata ma in declino, che fu tra coloro che ricevettero l’invito per il viaggio inaugurale della nave.
La giovane viene spinta dalla madre Ruth (Frances Fisher) a fidanzarsi con il ricco trentenne Cal Hockley (Billy Zane) per non perdere la loro posizione sociale, ma tale stile di vita non si adatta a lei, che si sente una prigioniera in una gabbia dorata.
Durante la seconda sera a bordo, la ragazza pensa di suicidarsi ed è solo l’intervento di un altro passeggero, lo squattrinato Jack Dawson (Leonardo DiCaprio), a impedirle di mettere in pratica il suo proposito.
Nonostante non possieda praticamente nulla, infatti, quest’ultimo pare avere l’unica cosa che Rose desidererebbe per sé: la possibilità di decidere dove andare e sentirsi libera.
Dopo qualche screzio iniziale, tra i due nasce una sincera amicizia, che presto si trasforma in qualcosa di più.
Anche la maggior parte dei passeggeri di prima classe, paiono nutrire una certa simpatia per il giovane, a eccezione di Ruth, che non perde occasione per rammentare alla figlia quali sono gli obblighi legati al suo buon nome e i doveri a cui una donna non può sottrarsi.
Tuttavia, tutti gli espedienti per tenere Rose e Jack lontani sono destinati al fallimento. Mentre la storia procede, vediamo emergere una nuova Rose, più determinata a lottare per il futuro che brama. “Quando la nave attraccherà, io scenderò con te”, dice la ragazza al suo innamorato.
Ma il futuro non è così roseo come potrebbe apparire e il sogno di lei finirà per non realizzarsi mai. Quella stessa notte, infatti, due vedette avvistano un iceberg proprio di fronte alla nave, che porterà a un’inevitabile e fatale collisione.
Nel frattempo, Cal riesce a far accusare Jack del furto del “cuore dell’oceano”, il diamante che aveva regalo a Rose in quanto sua fidanzata. Il ragazzo viene arrestato e rinchiuso nei meandri del Titanic, condannato a morire annegato.
Conscia di non poter salire su una delle poche scialuppe disponibili senza Jack, Rose dice addio alla madre e va a cercarlo, riuscendo a salvarlo. Ma con il passare dei minuti la situazione sul Titanic diviene sempre più caotica e spaventosa, finché lo stesso non affonda nell’oceano.
Rose e Jack trovano un frammento di legno, ma lo spazio è sufficiente per sostenere una sola persona, così – in una delle scene più drammatiche e ricche di pathos del film – assistiamo al sacrificio del giovane, che morirà di ipotermia.
Una volta portata in salvo, in ricordo del suo amore per lui, Rose dichiarerà di chiamarsi proprio Rose Dawson.
La storia comincia dalla fine, ovvero quando l’anziana Rose (interpretata da Gloria Stuart), racconta la sua vicenda alla nipote e al cercatore di tesori Brock Lovett (Bill Paxton).
Inizialmente per il ruolo di Rose erano state prese in considerazione attrici quali Gwyneth Paltrow, Claire Danes e Gabrielle Anwar.
Grazie alla sua performance Kate Winslet ha ottenuto la sua seconda nomination all’Oscar come migliore attrice protagonista, oltre che una nomination ai Golden Globes nel 1998.