Da Westworld ad House of Cards: burrascose riprese

DALLA SERIE NETFLIX CHE “LICENZIA” IL SUO PROTAGONISTA ALL’ENNESIMO STOP PER GLI ANDROIDI HBO

westworld-tile-a3576d50In uno studio datato 2016, John Landgraf, direttore del canale FX, ha riportato l’ammontare di show televisivi originali prodotti negli Stati Uniti: dalle 182 del 2002 alle 455 dell’anno scorso. Per l’occasione, Landgraf ha parlato di peak television, ovvero di massimo “picco” (quantitativo) per la televisione americana, che sarà presto destinato a scendere inesorabilmente, per forza di cose. Certo, per adesso la previsione di Landgraf è tutt’altro che vicina a realizzarsi, visto che il 2017 molto probabilmente chiuderà con ben 534 serie prodotte, da reti generaliste, via cavo e streaming.

Se da un lato, però, Amazon acquista i diritti de Il Signore degli Anelli per farne una serie, oppure la Disney annuncia per il 2019 una propria piattaforma streaming, non tutte le produzioni televisive possono dire di navigare nelle stesse buone acque. La seconda stagione di Westworld, in teoria prevista per la primavera del 2018, ha infatti subito un nuovo stop alle riprese. Dopo il rallentamento, registratosi poche settimane fa, dovuto alle condizioni di salute di Zahn McClarnon, interprete di uno dei personaggi ricorrenti della serie, stavolta a sospendere la produzione ci hanno pensato gli incendi che stanno tormentando la California del Sud. Attraverso un comunicato, la HBO ha quindi annunciato la sospensione della lavorazione, che riprenderà “non appena vi saranno le condizioni di sicurezza“.

Di tutt’altra natura, invece, sono le ben note vicende che stanno colpendo la prossima (e ultima) stagione di  House of Cards. Dopo l’annuncio da parte di Netflix, successivo alle numerose accuse di molestie sessuali ai danni dell’attore protagonista Kevin Spacey, che lo show con cui ha iniziato l’avventura nella produzione di serie originali si sarebbe concluso con la sesta stagione, è arrivata anche la definitiva conferma che Spacey e di riflesso il “suo” Frank Underwood non saranno presenti alle riprese che riprenderanno nel 2018. Sarà Robin Wright, con la sua Claire Underwood, allora, l’indiscussa protagonista della stagione finale, che dovrà quindi vedersela con la scomparsa del marito. Per quanto attesa e decisamente prevedibile, la notizia ha sancito una definitiva spaccatura tra i fan, spaccatura che sicuramente inficerà il successo del capitolo conclusivo.

Chi sicuramente “cadrà in piedi”, comunque, sarà sempre Netflix, che, per una serie compromessa, ne ha subito pronta un’altra di eguale, se non maggiore, risonanza mediatica. Freschissimo è infatti l’annuncio della data della prossima stagione di Black Mirror, ossia il prossimo 29 Dicembre. Saranno sei, di cui una (la prima) diretta da Jodie Foster, le puntate che formeranno la quarta stagione. E l’Italia? Di fronte ai colossi americani, non sta certo a guardare. Dopo l’esordio di Suburra, prima serie italiana targata, ancora una volta, Netflix e mentre Gomorra continua a macinare successo, non mancano nuovi tentativi di portare ad un ulteriore livello la serialità televisiva nostra. È questo sicuramente il caso dell’affascinante e lodevole contest, messo in piedi dalla Film Commission Torino Piemonte (insieme a Film Commission Torino Piemonte). Rivolto ad autori e produttori televisivi, amatoriali e non, il contest consiste nell’ideare un progetto di serie tv di 6/8 episodi da 50’, che siano ambientati nei secoli d’oro dei Savoia, ossia tra il  tra il XVII e il XVIII secolo. Tutte le informazioni sono visionabili sul sito ufficiale, c’è tempo fino al 20 Marzo!

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