LA HARRY POTTER MANIA CONTINUA: RIPERCORRIAMO LA SAGA CON LE MIGLIORI TRASPOSIZIONI CINEMATOGRAFICHE
Harry Potter non smette mai di incantare. Nonostante la saga cinematografica si sia conclusa nel 2011, con l’uscita nelle sale della seconda parte de I Doni della Morte, le avventure del maghetto nato dalla penna di J.K. Rowling continua ad affascinare e piacere il pubblico di giovani e adulti. Per questo, il piccolo schermo propone almeno una volta l’anno tutti i film della saga di Harry Potter, ma quale tra questi otto (il settimo libro è stato diviso in due parti) è il migliore? Cerchiamo di fare una lista.
Harry Potter e la pietra filosofale
Il primo Harry Potter non si dimentica mai. Genuino, semplice e fedelissimo al libro, Harry Potter e la pietra filosofale fa la gioia dei fan perché rispecchia la sua versione cartacea, ma allo stesso tempo non regala sorprese aggiuntive. Chris Columbus dirige un cast di giovani talenti formato da Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint, e inaugura la saga trionfale di Harry Potter al cinema. Il film funziona grazie al comparto tecnico: incantevoli effetti speciali (sopratutto nelle scene del Quidditch), le musiche di John Williams, il trucco e la scenografia ci portano direttamente dentro Hogwarts.
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Un cambio di rotta decisivo arriva con il terzo film della saga, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Per la prima volta, la saga si tinge di atmosfere quasi horror, con un colore più saturo e “adulto” rispetto ai precedenti. La regia passa ad Alfonso Cuarón, che ridisegna Hogwarts e apporta dei cambiamenti significati nelle location della storia. A trainare la pellicola è la presenza di Gary Oldman nei panni di Sirius Black, padrino e tutore del giovane protagonista, nonché uno dei personaggi meglio riusciti della saga cinematografica.
Harry Potter e il calice di fuoco
Film ancora più maturo rispetto al terzo, che mette Harry, Ron e Hermione davanti ai primi tumulti sentimentali. Mike Newell, che di cinema sofisticato all’inglese se ne intende (è il regista del delizioso Quattro matrimoni e un funerale), riesce ad alleggerire la tensione del pericolo imminente (il torneo Tre Maghi e il ritorno di Voldemort) con classe e comicità, grazie al ballo del Ceppo, dove si mescolano bellezza, gelosia e complicità. Harry Potter e il calice di fuoco è il film in cui tutto cambia: i protagonisti non sono più bambini ma devono fare i conti con l’età e le minacce oscure nel mondo della magia.
Harry Potter e l’Ordine della Fenice
David Yates continua il viaggio di Harry e dei suoi amici verso la maturità e la consapevolezza personale. Voldemort è tornato e ora più che mai Hogwarts deve guardarsi le spalle. La battaglia tra Bene e Male si gioca a colpi di bacchette e contro le proprie paure: ecco l’Esercito di Silente, capitanato da Harry. Giovani maghi si ribellano alla legge oppressa di Dolores Umbridge, e creano le loro regole. È l’adolescenza che irrompe furibonda, mentre i Mangiamorte formano la loro coalizione. Harry subisce un’altra perdita – muore Sirius Black – e per lui si apre un capitolo oscuro.
Harry Potter e i doni della Morte – Parte II
Un successo senza precedenti: l’ottavo e ultimo film della saga è tra i dieci film di maggior incasso nella storia del cinema. “Nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive”: con questa frase di lancio, la seconda parte di Harry Potter e i doni della Morte lascia spazio alla lotta finale tra il maghetto e Voldemort, tra Bene e Male. Dopo una prima parte lenta, riflessiva e costruita ad hoc sui personaggi, la regia di David Yates ci riporta a Hogwarts, dove tutto è iniziato. Lasciata da parte la magia, il regista si concentra sulla tecnica e gli effetti speciali; le atmosfere cupe segnano la fine dell’infanzia e l’inizio dell’età adulta per Harry e i suoi amici, ormai liberi dal Signore Oscuro.