LA CARRIERA DI MIRIAM LEONE, DALLA FASCIA DI MISS ITALIA AI PROBLEMI CON IL FISCO NELLA BLACK COMEDY METTI LA NONNA IN FREEZER
Trentatré anni ad aprile, Miriam Leone è al cinema con la black comedy Metti la nonna in freezer, che la vede protagonista a fianco di Fabio De Luigi e Lucia Ocone.
Siciliana, la Leone inizia la sua carriera con il titolo di più bella d’Italia, nel 2008, dopo esser stata ripescata. È grazie al concorso che, vincendo anche la fascia di Miss Cinema, Ann Strasberg le assegna una borsa di studio per gli Actors Studio.
Il debutto come attrice, sia sul grande sia sul piccolo schermo, arriva nel 2010 con Genitori & figli – Agitare prima dell’uso e il film tv diretto da Rossella Izzo Il ritmo della mia vita. Ma è con il ruolo di aspirante soubrette degli anni ’80, nella serie tv targata Sky ambientata nella Milano di Tangentopoli, 1992 che la Leone si conferma come attrice di serie tv. Infatti, contemporaneamente interpreta Clara Grandi Fossà, la protagonista della fiction Rai1 La dama velata, vero successo anche sui social.
In seguito, veste i panni di Valeria Ferro, ispettrice di polizia dal passato burrascoso, nella fiction Non uccidere. Con i capelli scuri e un trucco naturale, la Leone può far vedere a tutto il pubblico della Rai che può portare sulle sue spalle un progetto che si discosti dalla narrazione rosa.
Miriam Leone ritorna al cinema con il progetto di Pif, In guerra per amore; la trasposizione cinematografica del romanzo struggente di Massimo Gramellini, e Un paese quasi perfetto con Fabio Volo di Massimo Gaudioso, la versione italiana del film francese Un village presque parfait, del 2014, anch’esso remake del film canadese La grande seduzione del 2003, che al mercato mio padre comprò, direbbe Branduardi.
Miriam Leone, poi, partecipa accanto a Elio Germano al film per la televisione In arte Nino, sulla vita di uno dei “mostri” della commedia all’italiana, Nino Manfredi, interpretando Erminia, la moglie dell’attore.
E ora è nelle sale con la commedia nera Metti la nonna in freezer, opera prima dei registi Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, dove interpreta Claudia una giovane restauratrice con problemi finanziari, visti i tempi faraonici delle pubbliche amministrazioni a dare il compenso dovuto. Riuscendo a vivere grazie alla pensione della nonna, alla morte dell’anziana la ragazza dovrà escogitare un modo per poter tirare il sussidio ancora per qualche mese.