L’ATTORE KEANU REEVES POSSIBILE PROTAGONISTA DEL RUOLO PRINCIPALE
Netflix continua il suo cammino nella strada della produzione dei propri film originali. Se infatti all’interno del panorama seriale televisivo è ormai una realtà consolidata, in quello dei lungometraggi stenta ancora ad ingranare. Le maggiori difficoltà la piattaforma streaming le sta incontrando soprattutto nel campo delle produzioni più dispendiose e di genere. Bright e Mute, fantasy e fantascienza, non hanno riscosso il successo sperato, per quanto siano riuscite comunque a far parlare molto di sé, anche se spesso in negativo. Ma Netflix non demorde ed ecco la prossima scommessa, ha annunciato, sarà proprio all’interno del genere cinematografico più in voga degli ultimi anni, ovvero quello del cinecomic.
Past Midnight è allora il titolo del prossimo progetto, un lungometraggio che verrà prodotto dai fratelli Russo, registi del prossimo Avengers: Infinity War. Si sa ancora poco del protagonista, se non che si tratterà di un “nuovo tipo di vigilante“, dalle caratteristiche ancora inedite sul piccolo e grande schermo. Voci ancora non confermate parlano di trattative in corso con Keanu Reeves per il ruolo principale, non certo distante da personaggi simili, visto l’ultima e celebre saga John Wick che lo vede protagonista. Si conoscono invece lo sceneggiatore, T.J. Fixman, e soprattutto il regista, Rick Famuyiwa, autore di Dope e nome già accostato in precedenza al lungometraggio Warner/DC Flashpoint, successivamente non andato in porto.
Proprio il nome di Famuyiwa deve star curiosamente girando a Hollywood ultimamente. Sarà lui infatti a scrivere e dirigere l’adattamento al cinema di Black Hole, graphic novel di Charles Burns, vincitore degli importanti premi Eisner, Harvey e Ignatz. Il progetto della trasposizione del noto fumetto da parte di New Regency e Plan B. va avanti da molto tempo e, dopo aver coinvolto importanti personalità come Neil Gaiman, Roger Avery e David Fincher, sembrava essere arrivato a un punto morto, almeno fino a questa notizia. La graphic novel del 2005 è ambientata nei sobborghi di Seattle negli anni ’70, dove una strana malattia si diffonde tra i teenagers attraverso il contatto sessuale e si manifesta in modi diversi. Chi ne viene infetto non ha possibilità di guarire, ma la vicenda non segue la battaglia con la malattia o i tentativi per curarla bensì l’alienazione, la crudeltà, l’ansia, la noia del mondo liceale e la volontà di fuggire.
In casa Marvel invece continua la corsa al Box Office di Black Panther che, giorno dopo giorno, continua a macinare record, tanto da aver attirato continue ironie in merito provenienti da Jimmy Kimmel, durante la recente serata degli Oscar. In patria, infatti, il film di Ryan Coogler è diventato il terzo miglior incasso di sempre dei Marvel Studios, piazzandosi dietro ai soli due film degli Avengers, raggiungendo la quota di 435 milioni (780 nel mondo). Risultato straordinario che gli ha permesso di superare, nella classifica USA dei maggiori incassi di sempre, E.T.-L’Extraterrestre, stabilendosi ora al sedicesimo posto. A proposito di Avengers e Stati Uniti, il prossimo episodio in arrivo (che, se rispetterà le aspettative, renderà la coppia Disney-Marvel ancor più felici di quanto non lo siano ora) arriverà in patria una settimana prima del prevista, ossia il 27 aprile anziché il 4 maggio. Decisione presa probabilmente sia per evitare spoiler agli americani, che altrimenti l’avrebbero visto una settimana dopo rispetto a molti spettatori oltreoceano (tra cui l’Italia, dove uscirà comunque prima, il 25 aprile), sia per liberare terreno a Solo: A Star Wars Story, in uscita il 25 maggio.