IO SONO TEMPESTA, THE HAPPY PRINCE E THE SILENT MAN: I TITOLI DELLA SETTIMANA DA NON PERDERE, IN USCITA OGGI AL CINEMA!
Tra le nuove uscite di questa settimana al cinema, in particolare siamo qui a proporvi tre titoli da non perdere: due con protagonisti realmente esistiti, un altro invece con un personaggio ispirato a un uomo ben noto in Italia. Ecco di cosa stiamo parlando:
Il finanziere Numa Tempesta (Marco Giallini) è costretto a scontare una condanna per frode fiscale prestando servizi sociali e mettendosi al servizio di chi non ha nulla. Tra questi c’è Bruno (Elio Germano), giovane padre che frequenta il centro con il figlio Nicola, in seguito ad un tracollo economico. La trama di Io Sono Tempesta è ispirata a una vicenda che ha coinvolto Silvio Berlusconi, ma i risvolti attingono alla tradizione della commedia all’italiana. Il film è una parabola sulla situazione socio-economica del nostro Paese con la discrepanza tra ricchi e poveri. Numa è convinto di essere stato condannato ingiustamente poiché nella sua vita ha sempre lavorato – come ammette più volte nel corso del film. Giallini ha tutte le caratteristiche per mettersi nei panni di Tempesta, un personaggio dal carattere ambivalente: desideroso di uscire al più presto da quel centro di accoglienza, non rinuncia ai suoi affari come un classico Paperon De’ Paperoni; alla base della sua infelicità, però, c’è quel rapporto col padre rimasto in sospeso e mai del tutto chiarito.
Rupert Everett scrive, dirige e interpreta The Happy Prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wilde, un film che è una rappresentazione poetica e disperata degli ultimi giorni di vita di un autore, scrittore e drammaturgo, forse il più citato ancora oggi. Più che recitare, Everett gli rende omaggio, diventando la sua reincarnazione in un film viscerale e malinconico, dalla fotografia che pare uscita dalla galleria di qualche museo. La prova dell’attore è ottima, a fronte di una continua ricerca intorno alla figura di Wilde, che ha voluto portare sullo schermo raccontando l’amore omosessuale – “crimine” di cui fu condannato a due anni di carcere – e concentrando le sue energie sullo spirito ribelle dell’artista poliedrico.
Il Watergate, uno dei più grandi scandali politici di sempre, torna sul grande schermo, raccontato dal punto di vista di Gola Profonda. Infatti The silent man di Peter Landesman si concentra su uno dei protagonisti della vicenda, la cui identità è rimasta celata dietro uno pseudonimo fino al 2005, quando Mark Felt, ex vicedirettore dell’FBI, rivelò di essere stato lui quell’informatore che passò notizie top secret ad alcuni giornalisti americani rivelando tutta la verità a partire dalle intercettazioni illegali registrate presso il Comitato Nazionale Democratico di stanza nel palazzo del Watergate Hotel, ad opera di uomini legati al Partito Repubblicano, alla Casa Bianca e al Comitato della Rielezione del Presidente. A vestire i panni di Mark Felt è un composto Liam Neeson, serio e solenne, che incarna con eleganza le tensioni e gli slanci di un uomo che sapeva troppo, e per questo considerato ancor più pericoloso.