TORNA SUL CANALE FOX DI SKY IL MUTANTE LEGION DI NOAH HAWLEY
Ieri sera sul canale FOX di Sky (211), l’attesa seconda stagione di Legion ha finalmente fatto il suo debutto, a sole 24 ore dalla messa in onda negli Stati Uniti. Ispirata ad uno dei protagonisti dei fumetti Marvel, il mutante Legion appunto, la serie è stata indubbiamente tra le più grandi sorprese dell’anno scorso, soprattutto per la sua “schizofrenica” scrittura e messa in scena, in piena linea col disturbo del suo protagonista, David Haller, interpretato da Dan Stevens (La Bella e la Bestia). Scritto e prodotto dal talentuoso Noah Hawley, già vincitore di un Emmy per la serie antologica Fargo e a breve debuttante sul grande schermo Pale Blue Dot, con protagonisti gli attori Natalie Portman e Jon Hamm. Hawley, come detto, ha stupito tutti con la prima stagione, in cui, con un mix delirante tra Luis Buñuel, Stanley Kubrick e David Lynch, ha dato vita ad un affresco visionario, surrealista ed estremamente fascinoso.
David è un giovane uomo a cui è stato diagnosticato un disturbo schizofrenico e che, dopo un tentato suicidio, viene rinchiuso in un istituto psichiatrico. In realtà David è un potentissimo telepate, dotato di personalità multiple, ognuna con enormi poteri di alterazione della realtà, sulle quali non ha nessun controllo. Nella clinica incontra Syd (Rachel Keller), la cui pelle non può essere toccata da nessuno, pena lo scambio di personalità. Grazie a lei David riesce a prendere consapevolezza della sua natura di mutante e a fuggire dall’ospedale psichiatrico. La prima stagione si era conclusa con la battaglia al Re delle ombre, alias Amahl Farouk (con le sembianze di una sorprendente Aubrey Plaza), il parassita alieno che aveva infestato le personalità multiple del protagonista e che, nel finale, fugge via, pronto ad infestare il resto del mondo. Cosa che in effetti fa nel primo episodio della seconda stagione, dal titolo Divisione Tre, in cui Farouk infetterà la popolazione con uno strano morbo che induce il battito compulsivo dei denti, e incontrerà nuovamente David, al quale annuncerà minacciosamente la “fine di ogni cosa“. Qui di seguito i primi minuti dell’episodio, diffusi online dalla stessa FOX.
Anche su Netflix si è da poco registrato l’esordio, stavolta (come al solito) per intero, di una seconda stagione: quella di Una serie di sfortunati eventi. Dopo l’ottima accoglienza di pubblico e critica per la prima, infatti, la piattaforma streaming ha subito confermato la serie tratta dai romanzi di Lemony Snicket (pseudonimo dello scrittore statunitense Daniel Handler), programmando già una terza stagione, ancor prima della diffusione online della seconda, avvenuta il 30 marzo. La versione televisiva di Una serie di sfortunati eventi sarà allora una trilogia, con la prima che ad adattare i primi quattro libri della saga, la seconda che si incentrerà sui capitoli dal quinto al nono, mentre la terza porterà in scena i restanti quattro. Confermatissimi, naturalmente, tutti gli attori protagonisti, a partire dall’eclettico premio Emmy e vincitore del Tony Award Neil Patrick Harris (il Conte Olaf nonché Barney Stinson di How I Met Your Mother), fino al trio Malina Weissman, Louis Hynes e Presley Smith nei panni degli orfani Baudelaire, rispettivamente Violet, Klaus e Sunny.
Arrivano importanti rinnovi, intanto, anche in casa del network statunitense The CW, che in una sola giornata e in anticipo di un mese rispetto agli Upfront di New York ha confermato per la prossima stagione televisiva oltre l’80% della sua programmazione. Le più importanti, nonché le più scontate visto il grande seguito, sono quelle, in blocco, per tutte le serie del soprannominato Arrow-verse (e non solo), ossia naturalmente Arrow (che raggiungerà la settima stagione), The Flash (la quinta), Supergirl e Legends of Tomorrow (entrambe la quarta), fino alla neonata Black Lightning, che però non è ancora ufficialmente nello stesso universo narrativo. Rinnovate, intanto, anche Riverdale e la veterana Supernatural, che arriverà alla mirabile soglia di quattordici stagioni, oltre le comedy Jane the Virgin e Crazy Ex-Girlfriend. “Mentre dalla prossima stagione The CW espanderà la sua programmazione a sei serate, da domenica a venerdì, siamo orgogliosi di avere una panchina così affollata di serie di grande successo. Rinnovando queste 10 serie per la prossima stagione, avremo una selezione formidabile di show tra cui scegliere quando definiremo il nostro palinsesto autunnale a maggio, con altri ancora da annunciare“, queste le parole del presidente Mark Pedowitz in un comunicato.
Infine, ma non certo per importanza, è giusto riconoscere il giusto tributo a Steven Bochco, morto domenica mattina nella sua abitazione, all’età di 74 anni. Bochco è stato l’autore di serie di culto come Avvocati a Los Angeles, NYPD – New York Police Department, e, soprattutto, Hill Street giorno notte, vincitrice di sei Emmy Awards su ben 98 nomination complessive. Gli show polizieschi, oltre ai medical e legal drama, hanno attuato una vera rivoluzione all’interno del panorama seriale statunitense degli anni ’80, mostrando protagonisti e storie dai tratti ambigui e stratificati. Senza Hill Street Blues (titolo originale dello show), per intenderci, serie come I Soprano e The Wire avrebbero difficilmente visto la luce e, quindi, se oggi possiamo godere della più importante e florida Golden Age della serialità televisiva, è anche grazie al suo lavoro.