RAMI MALEK E GWILYM LEE SONO FREDDIE MERCURY E BRIAN MAY NEL FILM BOHEMIAN RHAPSODY: LA CONFERENZA STAMPA
Bohemian Rhapsody, film dalla lunga gestazione sulla vita di Freddie Mercury e dei Queen, fortemente voluto da Brian May e Roger Taylor, arriverà in sala a novembre, dopo anni di lavoro turbolento e impegnativo. All’inizio, infatti, il frontman doveva essere interpretato da Sacha Baron Cohen, allontanatosi dal progetto per divergenze con i Queen, che compaiono come produttori; poi, a poche settimane dalla fine delle riprese, il licenziamento del regista Bryan Singer.
Il 18 settembre, a Roma, a presentarlo c’erano due degli interpreti principali: Rami Malek e Gwilym Lee. Il primo riflessivo e pacato, che con il suo ruolo di Elliot Alderson nella celebre serie tv Mr. Robot ha conquistato i consensi della platea mondiale, ha sottolineato con quale umanità abbia messo in scena il suo Freddie; il secondo desideroso di raccontarsi e farsi conoscere non risparmiando simpatici aneddoti dal set.
Abbiamo rotto il ghiaccio con una delle domande più scontate eppure necessarie per capire come gli attori abbiano approcciato non solo al lavoro, ma al confronto con dei veri e propri miti della storia del rock.
Quanto è stato impegnativo entrare nei panni di Freddie Mercury e Brian May?
Rami Malek: Potete immaginare quanto complesso e difficile sia stato per me, soprattutto perché per tutti è un dio della musica. Per questa ragione mi sono totalmente immerso in quello che Freddie Mercury era, e questo ha significato un anno e mezzo di lezioni di canto, di piano, e sono stato seguito non solo da un coreografo ma anche da un coach che mi ha insegnato a replicarne i movimenti, e un altro il suo accento. Ho messo tutto me stesso in questo, per immergermi in questo personaggio.
Gwilym Lee: Ti intimidisce l’idea di dover interpretare qualcuno che è amato e adorato da tantissimi. Mi sono sempre concentrato su quello che potevo ottenere, e in questo l’appoggio di Brian May è stato eccezionale. Dovevo imparare a suonare la chitarra senza dare l’impressione di avere delle difficoltà, senza alcuno sforzo. Perché il compito più difficile che ci era stato richiesto non era quello di suonare alla perfezione, ma di suonare come se quella fosse stata la cosa che facevamo da tutta la vita.
Un lavoro di conoscenza e approfondimento che ha portato anche a conoscere nuovi dettagli della vita di Freddie Mercury.
Rami Malek: Penso che tutti conoscano il suo lato “macho”, ma pochi il lato intimo della storia di Freddie Mercury. Io personalmente non sapevo della relazione con Mary o che fosse stato fidanzato. Ho scoperto tantissime cose sul suo conto durante il processo di interpretazione del personaggio, per esempio ho scoperto il suo vero nome, che mi ha sorpreso. Ho però anche cercato un elemento che mi aiutasse a identificarmi con lui: era un giovane nato a Zanzibar, che frequentò le scuole in India, per poi tornare a Zanzibar e fuggire in Inghilterra a causa di una rivolta. E’ questo, l’aspetto dell’emigrato, della persona che cerca la propria identità ad accomunarmi a lui, essendo io un americano di prima generazione con una famiglia che viene dall’Egitto.
Il film si apre e si chiude con il concerto Live Aid: quanto è stato complicato replicar tutto ciò?
Rami Malek: Io cercavo di interpretarla provando ad immedesimarmi il più possibile, pensando a cosa avrebbe fatto lui. Siamo partiti dal concerto Live Aid, la scena che abbiamo voluto fare nel modo più accurato e preciso possibile. Siamo saliti sul palco provando le canzoni, ogni giorno una nuova fino a saperla alla perfezione. Poi ho chiesto di interpretare dall’inizio alla fine tutta la sequenza del concerto, proprio come era successo nella realtà. Abbiamo sentito allora un crescendo di energia, una carica salire da dentro, e abbiamo avuto la percezione di cosa possa aver significato quel momento per lui e per tutta la band: quel momento ci ha consolidati, permettendo di andare avanti uniti per tutto il film.
L’appuntamento con Bohemian Rhapsody è in sala il prossimo 29 novembre. Nel frattempo mettete un album, chiudete gli occhi ed emozionatevi con le canzoni dei Queen.