Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni: recensione

LO SCHIACCIANOCI E I QUATTRO REGNI, LA RIVISITAZIONE DEL CLASSICO DELL’800, NON RINUNCIA A SUONI INCANTEVOLI E IMMAGINI DA FAVOLA

locandina lo schiaccianociGENERE: fantasy

DURATA: 99 minuti

USCITA IN SALA: 31 ottobre 2018

VOTO: 3 su 5

Arriva nel giorno di Halloween, con largo anticipo rispetto al Natale, periodo in cui la storia è ambientata e di cui nei secoli è diventata caratteristica, il nuovo adattamento Disney in live action Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni.

Ispirato al racconto del 1816 del tedesco E.T.A. Hoffmann, ripreso anche da Alexandre Dumas padre e messo in musica da Tchaikovsky per il balletto omonimo, questa libera trasposizione della Disney affida alla giovane Mackenzie Foy la parte della protagonista Clara, ingegnosa e geniale secondogenita di tre ragazzi che da poco hanno perso la madre.

La storia parte dalla sera della vigilia natalizia, quando il padre (Matthew MacFadyen) consegna loro l’ultimo dono lasciato dalla compianta mamma: a Clara spetta un misterioso uovo che è però impossibile aprire, accompagnato da un biglietto “Tutto quello che ti serve è qui dentro”. Più tardi, durante la festa di Natale del suo padrino Drosselmeyer (Morgan Freeman), seguendo un filo d’oro, troverà la tanto desiderata chiave arrivando in un regno fatato nascosto dietro il meccanismo di un orologio.

Tra topi, dolci, fiori, fiocchi di neve e giocattoli che prendono vita, inizia il viaggio di questa giovane eroina alla scoperta di se stessa: capirà quanto è importante fidarsi delle proprie capacità e quanto bello sia essere diversi dagli altri.

schiaccianociDistricandosi tra il Regno dei fiori, quello dei dolci, quello del ghiaccio e quello del divertimento, Clara incontrerà reggenti buoni e cattivi, pronti ad aiutarla o ad ingannarla subdolamente facendo leva sulla sua determinazione: di chi fidarsi, della smielata Fata confetto/Keira Knightley, o dell’esiliata Madre Cicogna/Helen Mirren?

Al suo fianco c’è sempre e comunque il famoso Schiaccianoci del titolo, interpretato dal giovane e semisconosciuto Jayden Fowora-Knight, ridotto però a una mera figura di contorno. Se la marginalità data a questo personaggio è solo uno dei tanti stravolgimenti della storia rispetto all’originale, dall’altra si ripropongono i classici componimenti che hanno reso celebre il balletto, accompagnandoli alle esibizioni di ballerini sia durante il film che nei titoli di coda quando, con un chiaro omaggio al film Fantasia, si plasma una danza che incontra il classico e l’hip pop sulle note del famoso tema divenuto colonna sonora del Natale.

Ambientazioni da favola, stupefacenti costumi, trucchi e capigliature minuziosamente studiate conferiscono un valore non indifferente al film, in cui molto è affidato al colpo d’occhio: la trama perde infatti spessore per rendere Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni un film più per i piccoli. Ai grandi non resta che lasciarsi trasportare dalle musiche e mangiarsi la pellicola con gli occhi.

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