Filming Italy LA: Claudia Cardinale

CLAUDIA CARDINALE RITIRA TRE PREMI, PER ECCELLENZA, CREATIVITÀ E ALLA CARRIERA AL FILMING ITALY LOS ANGELES 

CardinaleClaudia Cardinale dice di sentirsi una persona normale, non una diva e ne dà subito dimostrazione. Anziché rifugiarsi nella sala interviste e attendere uno ad uno i membri della stampa, si presenta nella saletta d’attesa accompagnata dalla figlia. Una risata contagiosa, stringe con entusiasmo le mani di ognuno e si accomoda tranquilla fin quando gli assistenti, che si chiedevano dove fosse, non le corrono a dire che saranno i giornalisti a farle visita nell’altra stanza. Si capisce che le piace scherzare, che la gerarchia dei ruoli non fa per lei. Difatti quando arriva finalmente il nostro turno ci mette subito a nostro agio, chiedendoci delle nostre origini, facendo lei le domande, ribaltando di fatto i ruoli.

Nonostante l’attrice si sia trasferita in Francia da tempo, si sente orgogliosa del sangue italiano che le scorre nelle vene e di trovarsi all’Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles. “Le mie origini, i miei antenati sono dell’Isola delle femmine, dove ai tempi delle crociate gli uomini quando partivano mettevano tutte le donne, cosi rimanevano pure. Ma mi sa che non funzionava,” scherza prima di ricordare l’affetto ricevuto nella terra di Sicilia. “Mi hanno invitato parecchie volte lì e mi hanno fatto vedere la casa dei miei antenati. Si presentarono tutti e facevano tutti Cardinale di cognome. Io ho pensato ad un gioco, solo uno era partito per l’Africa?

La carriera di Claudia Cardinale è legata indiscutibilmente a quella dei più grandi registi di sempre: Fellini, Visconti, Monicelli.Anche Bolognini. E Pasquale Squitieri, ovviamente,” interviene “con cui ho fatto undici film, Claretta, Atto di Dolore…” Ma scopriamo che ha avuto numerosi contatti anche col mondo delle rockstar. “Hollywood è un posto di cinema, ma non solo. Ci venivo negli anni settanta e mi divertivo come una pazza. Mi davo alla pazza gioia con Frank Zappa. Quando viaggiavo, quando mi allontanavo da Roma ero libera.

Negli ultimi anni invece si è impegnata a tramandare la sua esperienza a giovani esordienti e, per quanto sembri una cosa scontata, non è da tutti. Dimostra tanta passione e altruismo verso il cinema di domani. “Io ultimamente ho lavorato molto con registi al primo film. L’ho fatto apposta perché purtroppo in Italia e anche in Francia ci sono pochi finanziamenti. Quando il copione mi piace, io lo faccio, anche se è di uno sconosciuto. Ho girato ‘Diventare italiano con la signora Enrica’ di Ali Ilhan, un film turco italiano che ha ricevuto dei bei premi, tra cui uno per la mia recitazione. Il primo film di Antonio Pisu dal titolo ‘Nobili bugie’, un piccolo film indipendente bolognese. Ho appena fatto ‘Rudy Valentino’ che è stato nominato ai David. Anche ‘Nobili bugie’ è stato nominato ai David [di Donatello, ndr]. E Mehdi Ben Attia, regista tunisino omosessuale. Ha fatto il suo primo film, in Tunisia, sull’omosessualità. Se non fosse stato per me non lo avrebbe fatto. Adesso è un regista acclamato, al suo terzo film, ‘L’amour des hommes’. Tutto sulle donne in realtà,  molto bello. È nata una vera amicizia tra di noi, mi adora.”

Da come ne parla si evince quanto Cardinale sia una vera cittadina del mondo, una vita divisa tra Italia, Francia, America senza dimenticare il suo luogo di nascita a Tunisi. Viene spontaneo chiederle allora cosa pensi di questo clima politico mondiale, dove la gente è sempre più divisa in fazioni opposte, ansiosa di costruire muri per dividere. “È assurdo tutto questo. La cosa importante è essere uniti, lo spirito di umanità. Di recente ho richiesto la nazionalità tunisina proprio per dare un segnale forte. Anche perché quando vado lì mi adorano, mi trattano da regina. Ma allo stesso tempo io sono Italiana!” e sfociando ancora una volta in una delle sue risate contagiose accenna qualche verso della celebre canzone di Toto Cutugno.

Prima di congedarsi ci fa anche una piccola rivelazione, non ancora ufficializzata: La casta d’aste Sobbis sta organizzando una vendita di tutta la collezione privata di vestiti personali, dalla fine anni cinquanta ai settanta. Un vero e proprio viaggio nella moda italiana. “Sarà un’emozione rivederli, io quasi non me li ricordo più!

 

About Michael Traversa 125 Articoli
"O fai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire."