New Desire: omaggio a Chantal Akerman

IL LOVERS FILM FESTIVAL DI TORINO OMAGGIA IL CINEASTA BELGA CHANTAL AKERMAN CON UNA RETROSPETTIVA LUNGA DUE GIORNI  

Lovers film festivalIl 23 e 24 febbraio 2019 il Cinema Massimo – MNC ospita New Desire Omaggio a Chantal Akerman una due giorni dedicata alla grande cineasta belga – scomparsa nel 2015 poco dopo aver presentato al Festival di Locarno il suo ultimo lavoro, ​ No Home Movie – promossa da Lovers Film FestivalMuseo Nazionale del Cinema e il Master in Design for Arts del Politecnico di Torino in collaborazione con Aiace e con il supporto di Filmidee e del Sindacato Belleville.

L’evento che si svolge anche grazie alla Cinémathèque Royale de Belgique e alla Cinémathèque Française propone un programma che per la sua completezza è assolutamente inedito per il panorama culturale italiano ed è allineato con il percorso teorico che ha accompagnato il Master in Design for Arts che, attraverso i due workshop tenuti dagli artisti Doug Ashford e Max Pitegoff e Calla Henkel, ha dato particolare rilevanza a tematiche legate all’identità di genere, in particolare ai vari movimenti di liberazione delle donne, delle minoranze etniche, dellacomunità LBGTQ+ nelle società capitaliste nelle quali viviamo, e di cui Chantal Akerman è interprete fondamentale.

Sabato 23 alle 19.00, il primo appuntamento, introdotto da Pier Paolo Peruccio (coordinatore Master in Design for Arts), Irene Dionisio (direttrice artistica Lovers Film Festival), prevede la conversazione tra Gail Cochrane (Visual Arts Supervisor Master in Design for Arts) e Sergio Pace (Storico dell’Architettura e Referente del Rettore per i Servizi Bibliotecari, Archivistici e Museali). Verranno proiettati estratti dai film ​Saute ma ville (1968) e Jeanne Dielman, 23 quaiducommerce, 1080 Bruxelles (1975). L’ingresso è riservato ai possessori del biglietto per la proiezione delle 20.15.

Sempre sabato 23, ma alle 20.15, si prosegue con la proiezione di Je Tu Il Elle (Francia/Belgio 1974, 86’, DCP, b/n, v.o. sott.it.). Basato su una storia che la regista, al suo primo lungometraggio, scrisse a Parigi nel 1968.

Il film comprende tre sezioni: tempo della soggettività, un’altro tempo, tempo della relazione. Nel primo Julie (C. Akerman) si trova in un monolocale dove, per più di un mese, dipinge la stanza, rimuove i pochi mobili e riscrive una lettera d’amore; nel secondo esce e fa amicizia con un camionista (N. Arestrup) che la porta in giro; nel terzo Julie raggiunge l’appartamento della sua fidanzata.

Domenica 24 alle 18.30 la direttrice della fotografia Caroline ChampetierIrene Dionisio e Daniela Persico introducono Toute une nuit (Belgio 1982, 90’, 35 mm, col., v.o. sott.it.). La pellicola è ambientata in una calda notte d’estate a Bruxelles durante la quale diversi personaggi hanno difficoltà ad addormentarsi e per questo escono in strada rifugiandosi nei bar o nei locali notturni, alla ricerca di incontri occasionali. Con Aurore Clément e Tchéky Karyo .

La due giorni si conclude domenica 24 alle 20.30Carlo Chatrian (direttore del Festival di Berlino) e Daniela Persico presentano il film No Home Movie (Belgio/Francia 2015, 115’, DCP, col., v.o. sott.it.) che Chantal Akerman definisce così: “Questo film è soprattutto su mia madre, mia madre che non c’è più. Su una donna che era arrivata in Belgio nel 1938, in fuga dalla Polonia, dai pogrom e dalla violenza. Una donna che vediamo esclusivamente nel suo appartamento. Un appartamento di Bruxelles. Un film su un mondo in movimento che mia madre non vede”.

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