Cinema e Audiovisivo: punti chiave

RAPPORTO SULLA FILIERA CINEMA DA PARTE DI GIANLUCA CURTI, PRESIDENTE CNA CINEMA E AUDIOVISIVO 

GianlucaCurtiLa capacità di internazionalizzazione e l’eliminazione delle posizioni dominanti nella distribuzione nazionale, sono le vere leve per il rilancio dell’industria cinematografica italiana. Aumento della capacità di internazionalizzazione dei produttori italiani ed eliminazione delle posizioni dominanti sul fronte della distribuzione nazionale: questi per CNA i punti chiave per il rilancio dell’industria cinematografica italiana. 

Il tax credit per il cinema italiano è ormai una realtà che va tuttavia razionalizzata, migliorata ed implementata per essere in grado di rispondere al meglio alle esigenze delle imprese del settore, ha sottolineato la CNA nel corso della sua ultima Presidenza di CNA Cinema e Audiovisivo sugli strumenti finanziari a sostegno del mercato cinematografico. Secondo Gianluca Curti – Presidente CNA Cinema e Audiovisivo – il vantaggio con la creazione di fondi dedicati sul modello francese sarebbe quello di avvicinare gli investitori al mondo del cinema ripartendo i rischi su più opere scelte dal fondo.

“Da ormai 35 anni, dal luglio 1985”,  continua Gianluca Curti “in Francia sono state istituite le Sofica, Società di finanziamento dell’industria cinematografica e audiovisiva, che raccolgono fondi esclusivamente per finanziare opere cinematografiche e audiovisive. Possono accedere sia i privati, che beneficiano di una deduzione fiscale fino al 40% dal reddito netto imponibile, sia le società di capitali che possono utilizzare un ammortamento vantaggioso. Le Sofica ricevono inoltre una parte dei ricavi per lo sfruttamento dell’opera. Negli anni sono diventate un anello insostituibile della filiera finanziaria del cinema d’Oltralpe”.

Secondo CNA Cinema e Audiovisivo è giunto il momento, dopo i primi due anni di funzionamento, di fare un check della legge analizzandone i primi risultati con un approccio di trasparenza e condivisione. “Il tax credit, per esempio, merita una manutenzione straordinaria e probabilmente una revisione della ripartizione delle risorse, ma in attesa della valutazione di impatto esterna è necessario prima valutare le analisi e il monitoraggio fatte dalla Direzione Generale Cinema per analizzare le possibili storture che si possono essere generate in fase di avvio della nuova legge.

Alcune erano già evidenti e segnalate da molte associazioni di categoria come l’esigua riserva delle risorse per i contributi selettivi, altre sono emerse man mano che la legge entrava a regime. Alcuni nodi invece non sono stati affrontati, come una definizione di produttore indipendente più idonea al mercato italiano. Si tratta di problematiche che è giunto il momento di affrontare e risolvere senza esitazioni per permettere alla legge di raggiungere appieno i suoi obiettivi in termini di merito, concorrenza e accesso al mercato”, dichiara Mario Perchiazzi, Vice Presidente Vicario CNA Cinema e Audiovisivo. 

“Il tax credit esterno è uno strumento valido, ma la netta impressione è che con la legge attuale esso sia stato ridimensionato in un’ottica punitiva in virtù di alcune deficienze passate nella sua gestione. CNA Cinema e Audiovisivo ritiene invece che lo strumento vada rivisto e valorizzato perché è un meccanismo in grado di dare forza alle produzioni, in particolare a quelle indipendenti che sono i beneficiari primari dell’intervento organico della legge cinema” conclude Gianluca Curti.

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