La Casa di Topolino cala l’asso e presenta ufficialmente la sua piattaforma on demand
L’11 aprile a Burbank, in California, la Disney ha ufficialmente presentato il suo servizio di streaming on demand dal nome Disney+, che vedrà la luce a novembre solo negli Usa (per ora). Si è trattata quasi semplicemente di una conferma, dal momento che le voci di un imminente ingresso del colosso dell’intrattenimento nel settore delle piattaforme on demand si erano fatte molto insistenti.
La prima notizia che ha destato scalpore è il prezzo stabilito per l’abbonamento: siamo attorno a una cifra di 6,99 dollari mensili – quasi la metà del prezzo di Netflix di 12,99 – e, con questo costo, la Casa di Topolino aumenterà sicuramente i propri consumatori. Basti pensare anche alla varietà di contenuti, che includono film e serie TV provenienti da brand come Marvel, Star Wars, Pixar e della stessa Disney.
Disney+, negli Stati Uniti, sarà anche disponibile per un piano opzionale annuale di $69.99 all’anno (che verrebbe così $5.83 al mese). Al momento del lancio, la piattaforma includerà: più di 7500 episodi delle attuali serie tv non più in onda; 25 sere originali e 10 film originali e speciali; 400 titoli cinematografici nella libreria; 100 recenti uscite cinematografiche. Tra le serie che saranno presenti ci sarà anche quella dei Simpson, che la Disney ha ottenuto attraverso l’acquisizione della 20th Century Fox.
Il servizio streaming – che non conterrà pubblicità – renderà disponibili in esclusiva le nuove uscite di Walt Disney Studios, Pixar, Lucasfilm e Marvel a partire dalla programmazione cinematografica del 2019, che include Captain Marvel, Toy Story 4, Dumbo, Avengers: Endgame, Frozen II, i remake live-action di Aladdin e de Il re leone, e Star Wars: Episodio IX (oltre a tutti gli altri film della saga).