IL MITO DI MEDEA RIVIVE AL CINEMA NEL FILM LA GUARITRICE DEL REGISTA MAROCCHINO MOHAMED ZINEDDAINE
Lo scorso 26 Marzo è stato presentato in anteprima italiana al ventinovesimo Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina il film La Guaritrice del regista marocchino Mohamed Zineddaine, ormai giunto al suo quarto lungometraggio.
La pellicola si ispira al mito di Medea, figlia di Eete, re della Colchide, e di Idia. Secondo la leggenda, ella si innamorò perdutamente di Giasone, tanto da aiutarlo con ogni mezzo a trovare il vello d’oro, che possedeva la capacità di curare le ferite.
In La Guaritrice ciò viene in parte rivisitato ai nostri giorni, mostrando la storia di Mbarka, un’austera guaritrice di una cittadina mineraria del Marocco, Khouribga. Un groviglio di relazioni ed equivoci col giovane amante, col figliastro adolescente e la sua giovane fidanzata, trascineranno i quattro in un vicolo cieco da cui sarà impossibile uscire senza rinunciare alla vita, al potere, al senno e ai sogni.
Sui loro destini veglia impassibile il grande moloch industriale che sovrasta e lentamente avvelena tutta la città. Il film è caratterizzato da uno stile asciutto ed essenziale e rappresenta una sorta di affresco sociale contro l’ignoranza e l’analfabetismo, nascendo dall’esigenza dell’autore di trattare un tema universale come quello del potere, dal punto di vista del dominio, dell’influenza e dell’autorità di un individuo sul mondo.
La costruzione della storia, infatti, è supportata anche da ricordi personali del regista, che proviene da Oued-Zem, una piccola città proprio nella provincia di Khouribga che i coloni francesi chiamavano “la piccola Parigi”.
Ma la vera forza di La Guaritrice risiede nella bravura del cast, capace di performance coinvolgenti, a partire dall’interprete della protagonista, Mbarka, che ha il volto dell’attrice marocchina Fatima Attif. Al suo fianco troviamo il giovane Ahmed El Moustafid nel ruolo del figlio adottivo e Mehdi El Arroubi in quello dell’amante.
Il film è stato premiato all’International Film Festival di Tangeri 2019; ha ottenuto una menzione speciale al Festival del Cinema Africano di Khouribga nel 2018 e una all’Arab Film Festival di Rotterdam 2019. Sarà distribuito prossimamente al cinema in Italia grazie al supporto di Apapaja.