TARTARUGHE NINJA, A 30 ANNI DI DISTANZA DAL FUMETTO RISCOPRIAMO IL FILM CON MEGAN FOX
A 30 anni di distanza dalla pubblicazione del primo fumetto diamo uno sguardo alla genesi del film Tartarughe Ninja diretto da Jonathan Liebesman (La Furia dei Titani) e prodotto dalla Platinum Dunes di Michael Bay (Transformers), che mescola sapientemente live action e CGI 3D. Nel cast Megan Fox (April O’Neil), Will Arnett (Vernon Fenwick), Alan Ritchson (Raffaello), Pete Ploszek (Leonardo), Jeremy Howard (Donatello) e Noel Fisher (Michaelangelo), insieme a William Fichtner e il premio Oscar Whoopi Goldberg.
Le Tartarughe Ninja videro la luce nel lontano Maggio del 1984, per idea di Kevin Eastman e Peter Laird, ma la serie di riferimento – che verrà poi utilizzata per i rifacimenti cinematografici – è quella del 2011, pubblicata da IDW Publishing e distribuita in Italia da Panini Comics, gestita dal creatore originale assieme a Tom Waltz. Questo nuovo ciclo narrativo non è un semplice reboot ma un vero e proprio reimagining, che riscrive le origini dei quattro rettili e arricchisce le loro vicende di nuovi personaggi e dinamiche.
Cronologicamente parlando l’intreccio inizia nel Giappone feudale, dove Hamato Yoshi decide di abbandonare il clan del piede poiché giudica la gestione da parte di Oroku Saki troppo cruda. Per questo motivo viene considerato un traditore e assiste prima alla morte della moglie per mano dei ninja avversari, poi a quella dei quattro figli per perire, infine, sotto il filo della spada di Saki. La storia riprende nella New York del 21esimo secolo, dove un topo di laboratorio dal nome Splinter e quattro tartarughe vengono esposte, in seguito al rapimento da parte dei ninja del Clan del piede, a un mutageno di origine aliena unito a una sostanza psico-tropica che trasforma i cinque in esseri antropomorfi. La sorte vuole che la notte della loro scomparsa sia presente nel laboratorio April O’Neil, in veste di stagista.
Arrivati fin qui, è chiaro come le differenze col film siano palpabili. Innanzitutto vediamo come la ragazza non rivesta il ruolo di giornalista ma di scienziata, pur mantenendo l’importantissimo ruolo di essere stata lei a dare i nomi alle quattro tartarughe. Inoltre nel fumetto è presente un motivo per la forte rivalità tra Shredder (nome assunto da Oroku Saki) e i protagonisti. L’antagonista principale sopravvive fino al presente grazie all’intervento della maga Kitsune, mantenendo intatta la sua forte rivalità nei confronti di Splinter e le tartarughe, che altro non sono che la reincarnazione di Hamato Yoshi e i quattro bambini che egli aveva ucciso in età feudale. C’è un motivo per questo scontro, che arriva a toccare un livello fortemente affettivo e personale, mentre nel primo film Shredder appare come un capo ninja con mire di conquista del mondo fermato dagli eroi di turno.
Altri personaggi di importantissimo rilievo nel fumetto sono il popolo degli Utrom, una razza aliena proveniente dal pianeta Neutrino, i quali sono costretti a fuggire dalla loro terra natia in quanto usciti sconfitti da una guerra civile durata un’infinità di anni. Sono loro ad essere in possesso del mutageno, sostanza per loro vitale, e tra i vari archi narrativi si viene a scoprire come fossero presenti sulla terra sin dal mesozoico, introducendo nel loro popolo dei triceratopi mutati. Lo scopo attuale degli Utrom è quello di terraformare il nostro pianeta per portare avanti la loro civiltà, ma nel fare ciò devono scontrarsi con Shredder e le tartarughe. Vi si è storto il naso? Posso immaginare: nel film il Generale Krang (capo degli Utrom) compare dal nulla, ingaggia Shredder dandogli del mutageno e chiedendogli una mano per conquistare il pianeta Terra, mentre quest’ultimo senza fare una piega assente nell’aiutare l’invasore. Questo, oltre a distruggere un personaggio pieno di carisma, va anche contro tutto ciò che il Ninja malvagio aveva fatto nella prima pellicola, rendendo la scelta narrativa alquanto discutibile.
La carrellata procede con la figura di Casey Jones. Se nel film è un poliziotto con la passione per l’hockey, nel fumetto è un liceale che pratica lo stesso sport e che cerca di conciliare la vita da vigilante con quella sportiva e scolastica. Il giovane è il figlio di un ex gangster, diventato violento e alcolista in seguito alla morte della moglie per un cancro, il quale per affinità caratteriale si avvicina a Raffaello e prende a cuore la causa per cui combattono le tartarughe. Il personaggio è complesso proprio perché porta con sè una storia travagliata che giustifica il suo essere irruento e violento. Notizia recente è che la Paramount sta lavorando ad un nuovo adattamento e si parla anche di crossover con Batman addirittura: noi per rimanere al passo ci siamo fatti intanto insieme una bella ripassata.