UNA NUOVA STORIA NATA DALLA PENNA DI ANDREA CAMILLERI ARRIVA IN TV: STASERA IN PRIMA VISIONE SU RAI1 IN ONDA LA CONCESSIONE DEL TELEFONO
Dopo il successo di La mossa del cavallo e La stagione della caccia, che hanno entrambi superato il 30% di share, il mondo di Vigàta nato dalla penna di Andrea Camilleri torna in tv con un nuovo capitolo dal titolo La concessione del telefono. A dirigere la nuova avventura è Roan Johnson (Piuma), autore anche della sceneggiatura insieme a Andrea Camilleri e Francesco Bruni . Johnson ha definito il romanzo “un gioiello di ingegneria narrativa”.
Pippo Genuardi, nato a Vigàta il 3 settembre 1856, è un commerciante di legnami. Ma sia chiaro: quella non è la sua occupazione maggiore, anzi, potremmo dire che il suo vero talento è quello di cacciarsi nei guai. Spiantato, ironico, amante delle donne e della tecnologia, Pippo sembrerebbe aver messo la testa a posto sposando Taninè Schilirò, figlia dell’uomo più ricco di Vigàta, ma il nostro protagonista è appunto un uomo che in realtà non si accontenta mai. E così, spedendo tre lettere al Prefetto Marascianno (un napoletano paranoico e complottista), mette in moto un meccanismo che lo porterà a trovarsi sotto due fuochi incrociati: lo Stato, che pensa di avere a che fare con un pericoloso sovversivo, e l’uomo “di rispetto” Don Lollò, che inizia a credere che il Genuardi lo stia prendendo per fesso. Per ottenere l’agognata “concessione del telefono”, infatti, Genuardi sarà disposto a tutto: cercare l’appoggio di suo suocero, ma anche della mafia; corrompere funzionari pubblici e tradire il suo vecchio amico Sasà. Il tutto sotto gli occhi del Questore Monterchi, venuto dal Nord, che osserverà sgomento e impotente il concatenarsi folle degli eventi.
A vestire i panni di Pippo in questo nuovo appuntamento della saga c’è l’attore siciliano Alessio Vassallo, già visto in serie tv di successo come I Borgia e I Medici. Questa vita l’attore si confronta finalmente con un ruolo da protagonista, ed è affiancato da un cast che vanta nomi di grandi interpreti italiani come Fabrizio Bentivoglio, Corrado Guzzanti e Ninni Bruschetta, e ancora Federica De Cola, Thomas Trabacchi, Corrado Fortuna.
Il regista ha dichiarato riguardo questo lavoro:
Con il film abbiamo provato a rendere onore a questa originalità del libro di Camilleri, dividendo lo schermo in modo naturale per lasciare uno spazio in cui poter scrivere i vari documenti, e cercando con voci over e altre idee visive di mantenere la forza di come le parole sulle lettere e nei documenti raccontino cose diverse da quello che si vede o si sente. Così abbiamo provato a raccontare come la formalità della burocrazia diventi un gorgo in cui il nostro protagonista, e forse con lui il “senso” stesso della terra senza tempo in cui vive, verrà risucchiato. E la beffa è che dentro quella voragine dello Stato e in quelle spire della Mafia, il Genuardi ci si è cacciato da solo.
Un libro e un film che nonostante il tono brillante ed esilarante, sono un vero e proprio j’accuse sarcastico contro le storture e le contraddizioni della Sicilia e forse dell’Italia intera. Una commedia sulla stupidità umana (da quella istituzionale e burocratica, fino a quella sentimentale) e, al tempo stesso, una satira sociale e politica di incredibile attualità.
L’appuntamento con La concessione del telefono è per stasera in prima serata alle 21.25 su Rai1.