THE BOOK OF VISION DEL REGISTA ITALIANO CARLO HINTERMANN PRODOTTO DA TERRENCE MALINK SARA’ IL FILM D’APERTURA DELLA 35ESIMA EDIZIONE DELLA SETTIMANA DELLA CRITICA 2020
E’ stato recentemente annunciato che il dramma The Book of Vision, esordio alla regia dell’italiano Carlo Huntermann, è stato scelto per essere il film d’apertura della 35esima edizione della Settimana della Critica, che avrà luogo in concomitanza con il Festival di Venezia dal 2 al 12 Settembre 2020.
Il film racconta la storia di Eva, una giovane dottoressa dal futuro promettente, che lascia la sua brillante carriera per studiare storia della medicina in una remota università. Ora per lei è arrivato il momento di mettere in discussione tutto: la sua natura, il suo corpo, la sua malattia e il suo destino segnato. Parallelamente, Johan Anmuth è un medico prussiano del XVIII secolo in perpetuo conflitto tra l’ascesa del razionalismo e le antiche forme di animismo.
The Book of Vision è un manoscritto che raccoglie queste due esistenze, fondendole in un vortice senza fine. Lungi dall’essere un vero testo scientifico, il libro contiene le speranze, le paure e i sogni di oltre 1800 pazienti. Il dottor Anmuth sapeva davvero come ascoltarli e i loro spiriti vagano ancora tra le pagine, la vita e la morte, mescolandosi in un flusso continuo. La storia di Anmuth e dei suoi pazienti ispira Eva a vivere la sua vita al massimo. Nulla scade ai suoi tempi. Solo ciò che desideri è reale, non semplicemente ciò che accade.
Il cast internazionale comprende: Charles Dance (Il trono di spade), Lotte Verbeek (Outlander, I Borgia), Sverrir Gudnason (Borg McEnroe), Isolda Dychauk (Faust) e l’attore italiano Filippo Nigro. L’arte è stata creata da Lorenzo Ceccotti, noto come LRNZ, che ha anche lavorato come concept designer visivo del film. “Con questo film ho cercato di catturare e isolare la visione trascendente e immanente della natura, che brulica fuori e dentro il corpo, cambiando sempre come l’anima”, ha dichiarato.
Parlando con Variety, il regista ha descritto The Book of Vision come “un gioco di specchi tra due dimensioni” con salti temporali “ispirati al tipo di narrazione dei videogiochi”. Carlo Hintermann ha alle spalle diversi documentari e ha lavorato come regista della seconda unità nelle riprese italiane di The Tree of Life di Terrence Malick, che qui compare come produttore esecutivo del film di cui di seguito possiamo vedere il primo trailer.