Reborn alla conquista di Netflix

REBORN, IL FUMETTO “AL FEMMINILE” ALLA CONQUISTA DEL CINEMA GRAZIE A NETFLIX

reborn2La sceneggiatrice Bek Smith ha firmato con Netflix per scrivere Reborn, adattamento del fumetto di Image Comics scritto da Mark Millar e illustrato da Greg Capullo. “Reborn” fa parte del cosiddetto “Millarworld”, etichetta creata nel 2003 da Mark Millar e i cui diritti sono stati acquisiti da Netflix nel 2017. In sviluppo oltre a “Reborn” ci sono adattamenti di Jupiter’s Legacy, American Jesus, Supercrooks e Huck, sorta di fantasy piacevolmente truculento che prende tutti gli stilemi del genere per rimescolarli come Millar sa fare.

Dove si va quando si muore? Non ci sono paradiso o inferno… ma solo un altro posto. Un posto dove si deve combattere per sopravvivere. Un posto in cui ti aspettano le persone del tuo passato…e non solo quelle buone. Reborn è un fantasy di fantascienza che affronta l’idea di ciò che accade dopo che una persona muore. In questo caso, la storia racconta di una donna di 80 anni che muore in un ospedale e si risveglia come una versione molto più giovane di sé stessa in una terra fantastica di mostri e draghi dove una guerra senza fine tra il bene e il male continua. Si riunisce con vecchi amici e persone care, tranne che con suo marito che è morto prima di lei. Così con il suo defunto padre e il suo cane d’infanzia si mette alla ricerca dell’uomo.

Bek Smith è pronta a gettarsi nella mischia (lavorando parallelamente ad un altro grande progetto, il sequel di Spiderman). Questo dimostra quanto talento sia in grado di esprimere, visto il progetto enorme affidatole. Adattamento fedele o stravolgimento visivo l’adattamento di Netflix?

Concentriamoci prima su una riproduzione pedissequa, soprattutto tenendo conto degli splendidi disegni di Greg Capullo, quasi a metà tra fantasy e fantascienza. C’è un problema innegabile: il budget. Perché la storia di Reborn racconta proprio di un mondo dopo la morte dove ci si rigenera in base alle azioni commesse, quindi buoni e cattivi che continuano a combattersi nell’aldilà. E ci sono tutti gli stilemi del genere: draghi, mostri, battaglie campali e tantissimo sangue, come piace a Millar. Più qualche elemento fantascientifico qua e là. Questo per forza di cose richiede un costo estremamente elevato, se lo si vuole riportare in maniera fedele.

Forse la chiave starà nella commistione fra sceneggiatura e regia, fra Bek Smith e Chris McKay. È strano immaginarlo per una storia così “realistica” pur nella confezione fantasy, ma proviamo a unire una scrittura à-la Un nuovo universo a un’estetica tipo The Lego Batman.Quindi molto colorata, pop, scanzonata e brillante. Con tantissimo sangue.

Una visione ossimorica che in realtà ben si sposa all’ironia millariana.

Chris McKay esordirà nel 2021 in live-action con lo sci-fi The Tomorrow War, e a giudicare da cosa si sa sull’opera potrebbe essere un ottimo banco di prova per la regia di Reborn. Quindi forse una via di mezzo tra il budget estremamente esoso e la fusione fumetto-film sdoganata da Un nuovo universo potrebbe essere la scelta definitiva.

Anche perché avrebbe poco senso stravolgere una graphic novel semplice e profonda, in grado di rileggere una classicissima storia fantasy dandole un manto contemporaneo, senza dimenticarci dell’eroina protagonista. In più, non dimentichiamoci di Sandra Bullock alla produzione, potrebbe davvero capitare di tutto. Non è difficile immaginare (per chi come me lo desidererebbe fortemente), una sorta di avventura alla Signore degli Anelli, però con una Leia protagonista assoluta.