CANVAS, TOCCANTE CORTOMETRAGGIO SULL’ELABORAZIONE DEL LUTTO DISPONIBILE DA DICEMBRE SU NETFLIX
Sembra proprio che Netflix, il gigante dello streaming, ci stia prendendo gusto a puntare sui cortometraggi animati. Dopo lo struggente If anything happens, I love you, è da qualche tempo disponibile per la visione un altro gioiellino, Canvas.
Protagonista è un anziano che, rimasto vedovo, non riesce a superare il grande dolore per la perdita della moglie, e finisce anche per abbandonare la sua grande passione per la pittura. Solo grazie alla sua nipotina, anni dopo, riesce a riprendere in mano i pennelli e ritrovare l’ispirazione.
A quanti lo guarderanno, potrebbe sembrare familiare lo stile del disegno: infatti non a caso il cortometraggio segna il debutto alla regia di Frank E. Abney III, animatore californiano della scuderia Pixar, in passato al lavoro su lungometraggi di successo come Coco, Gli Incredibili 2 e il più recente Soul. Nonostante questo, il corto nasce come un progetto indipendente, che si è potuto realizzare grazie ad una campagna su Kickstarter che ha fatto raccogliere alla casa di produzione Chainwheel Productions circa 68mila dollari.
A caratterizzare lo stile è la dualità del tratto, che nei momenti del ricordo, del sogno, dell’immaginazione, diventa pennellate che prendono vita, rifacendosi quindi al “canvas” del titolo, ossia la tela, ma non solo quella su cui il nonno torna a dipingere, ma anche quella su cui sono impressi i più bei ricordi della sua vita.
Quindi proprio come era stato anche per If anything happens, I love you, si torna a parlare di perdite e di elaborazione del lutto, seppure con circostanze, stili grafici e di scrittura totalmente differenti. Canvas è poetico, malinconico e finemente dolce, e sottolinea l’importanza del ricordo per andare avanti, ma anche quella della vicinanza con qualcuno che può continuare a dare l’ispirazione per vivere una vita piena di colori.