TRA FUMETTO E SERIE TV PARLIAMO DI “THE SANDMAN” IN USCITA SU NETFLIX CON LA STAGIONE DELLE NEBBIE
Sarà la condizione a cui “siamo costretti”, sarà la nostalgia di celebrare San Patrizio come meriterebbe (festa che peraltro non è nemmeno nostra, ma si sa, la psiche umana tende a far suo ciò che può essere giustificazione per un temporaneo distacco dalla realtà)! Sarà l’animo un tantino appesantito, ma a squarciare i ricordi oggi è quel capolavoro di Neil Gaiman “Season of Mists” – La stagione delle nebbie nel tentativo di portare alla luce anche le sostanziali differenze fra l’opera fumettistica e la diversità d’approccio alla produzione di quel “Sandman” di Netlifx che riprende una parte dell’opera in questione.
L’intento è quello di un’analisi giocosa condotta alla ricerca di similitudini su un’opera scelta non a caso che porterà inequivocabilmente alla scoperta di parti di noi. E non potrebbe essere altrimenti se, come dice Jung, “il lavoro sull’inconscio va fatto per noi stessi anche se indirettamente andrà a beneficio dei nostri pazienti.”
The Sandman è la storia di Sogno, componente della famiglia degli Eterni. Gli Eterni sono sette, numero che si associa a diversi simbolismi e che rappresenta spesso il compimento di un ciclo.
È importante sottolineare subito che Gaiman ha spiegato più volte la difficoltà nel realizzare film o serie televisive ispirate a Sandman: «per via di tutti gli effetti speciali che servirebbero. E perché dovresti fare un prodotto per un pubblico maturo. Sono state scritte sceneggiature e poi si è detto ‘Ma è un film R-rated [vietato ai minori non accompagnati. Ndr] e non si possono fare film R-rated da 100 milioni di dollari’. Allora non si è fatto. Serviva arrivare a un mondo in cui la narrazione di lungo respiro è un vantaggio e non uno svantaggio».
Allo stesso modo Gaiman spiega l’approccio al Sandman di Netflix: «siamo nel 2020, immaginiamo che io stia iniziando Sandman nel 2020, cosa farei? Che cambiamenti farei? Quale sarebbe il genere di quel personaggio? Cosa farebbe questa persona? Che succederebbe?».
La serie tv è scritta da Allan Heinberg (Wonder Woman, The Catch, Grey’s Anatomy), mentre Neil Gaiman e David Goyer sono i produttori esecutivi. Secondo lo stesso autore gli Eterni rappresentano la personificazione antropomorfa di tutti gli aspetti della vita umana. Sono fratelli ma non hanno genitori.
Non hanno un vero nome, vengono definiti con la loro funzione e vengono percepiti soltanto per il loro aspetto “così come vediamo la luce scintillare da una minuscola sfaccettatura di una qualche enorme pietra preziosa perfettamente intagliata”.
Il maggiore è Destino, nato quando tutto ha avuto inizio, perché chi viene al mondo ha già un destino. Dopo di lui c’è Morte (Death), perché quando nasciamo è già deciso che prima o poi la vita avrà fine e lei è lì che aspetta paziente. Il terzo fratello è Sogno, dai molti nomi, tanti quanti gliene attribuiscono le diverse culture che deificano questo oscuro mistero che ci permette di essere altrove mentre dormiamo. Poi c’è Distruzione, perché dal sogno spesso ci si risveglia diversi e con la volontà di cambiare le cose.
Desiderio, perché spesso non possiamo fare a meno di bramare ciò che sogniamo. Desiderio è un essere androgino infinitamente bello che ”emana un odore subliminale di pesche d’estate e proietta due ombre: un nera e dai contorni netti, l’altra diafana e perennemente tremolante come l’aria nella calura”. L’amore appartiene a chi sa come essere crudele, ma se lo incontri non puoi fare a meno di amarlo. Rappresenta tutto ciò che vogliamo, chiunque esso sia.
Sua sorella gemella è Disperazione condannata a guardare la sua immagine riflessa allo specchio. Al contrario di Desiderio, Disperazione è un essere ripugnante, biasimata, simbolicamente trascinata negli inferi di un eterno rifiuto. L’ultima degli eterni è Delirio, che un tempo era Delizia e che ha cambiato nome in seguito ad un trauma. Delirio è la più giovane degli eterni, anche se è più vecchia di tutte le cose che sono state create, pare sia questo il suo dramma.
The Sandman ha per protagonista Sogno, l’opera si compone di 10 volumi per un totale di 75 episodi.