A LOS ANGELES CHIUDONO I BATTENTI PACIFIC, ARCLIGHT E CINERAMA DOME: LE SALE PIÙ AMATE DELLA CITTÀ DEGLI ANGELI
Un fulmine a ciel sereno nella notte di lunedì 12 aprile a Los Angeles: l’annuncio che tutti i cinema Arclight e Pacific avrebbero chiuso per sempre. O meglio, che non avrebbero più riaperto le porte, ennesime vittime del Covid-19.
In più di un’occasione chi vi scrive si è ritrovato in sala con personaggi famosi, e non parlo di première, delle quali comunque ce ne sono state a non finire. Sono stato in una sala semivuota a vedere The Tree of Life con Keira Knightley seduta insieme ad amici, due file davanti a me. Mi sono imbattuto in un giovane Ryan Gosling in jeans e maglietta con scritto C.I.A. che andava a godersi un film con gli amici di vecchia data. Ho scambiato due chiacchiere con Shannen Doherty, curiosa di sapere se fossi in vacanza o mi fossi trasferito. Ho visto Leslie Nielsen in una delle sue ultime apparizioni in pubblico, prima di lasciarci per sempre.
L’Arclight ha rappresentato la storia di Hollywood degli ultimi vent’anni. Prime mondiali, incontri, proiezioni alla stampa, eventi, party, un giro continuo di star in gremiti Q and A, botta e risposta con il pubblico. Dal lunedì al giovedì ogni sera c’è sempre stato qualcosa di nuovo. Anche per i cacciatori di autografi era una miniera d’oro, sempre appostati la domenica pomeriggio nel cortiletto antistante l’entrata, anche se poi c’era chi, come Tarantino, riusciva sempre a beffarli andando allo spettacolo di mezzanotte. Non si può vivere a Los Angeles e non amare l’Arclight.
Almeno una volta a settimana c’era una prima mondiale con tappetto rosso, fotografi e curiosi. Da qui sono stati lanciati Runaway Jury, RocknRolla, The Ugly Truth, Walk the Line, The Hateful Eight. Da qui la terza stagione di Entourage, con tanto di decappottabile parcheggiata all’entrata, da qui ha esordito Bullet in a Bible dei Green Day. Arclight era diventato parte integrante dello storico Cinerama Dome che siede imponente su Sunset blvd. Quella struttura a cupola inaugurata nel 1963 con Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo, celebre per il suo schermo circolare e i suoi oltre 800 posti. Il Dome è sopravvissuto a diverse proprietà nel corso del tempo e ha visto una rinascita proprio grazie all’apertura dell’Arclight agli inizi degli anni duemila. Nessuno riesce ad immaginare una tale istituzione scomparire nel nulla. Spesso rivestita per le grandi occasioni, la cupola si è vista spuntare le orecchie di Shrek, si è vista interamente ricoperta da Spiderman, si è vista Godzilla irrompere con veemenza dal tetto.
Chissà, magari qualche altra catena di cinema lo rileverà, magari Netflix che già ha preso possesso dello storico Egyptian di Hollywood farà un ulteriore investimento, ma vedere l’Arclight così come lo conosciamo scomparire rappresenta la morte nel cuore per ogni vero Angelino amante del cinema. In una città che non ama guardarsi indietro con sguardo nostalgico possiamo solo augurarci un colpo di scena in puro stile Hollywoodiano, che ci restituisca il nostro tempio del cinema.