Oscars 2021: i pronostici

OSCARS 2021: MIGLIOR FILM PRATICAMENTE SICURO NOMADLAND. MA CHI VINCERÀ MIGLIOR ATTRICE? E MIGLIOR ATTORE? ECCO I PRONOSTICI

Sta per volgere al termine una lunghissima Awards Season senza precedenti, che culminerà con la cerimonia degli Oscar il 25 aprile. Tra un botta e risposta via Zoom, visioni online e consegne dei premi in remoto, non sono tanti i film con un vasto consenso generale, basti guardare la categoria dei documentari dove alla premiazione della Directors Guild (DGA) ha trionfato The Truffle Hunters (ambientato in Italia), che agli Oscar non è nemmeno nominato. O si pensi a quanto differisca la cinquina dei film stranieri per i Golden Globes con quella per gli Academy Awards. Una cosa è certa, di film belli ce ne sono stati, seppur in un anno che ci ha costretto lontani dalle sale cinematografiche. E allora andiamo a fare il nostro consueto pronostico, tra favoriti e preferenze personali.

Partiamo dagli attori, sulle categorie maschili sembrano non esserci dubbi. Miglior attore non protagonista Daniel Kaluuya, che interpreta il leader delle Pantere Nere in Judas and the Black Messiah e come protagonista Chadwick Boseman. Quest’ultimo ha una competizione fortissima con Riz Ahmed in Sound of metal, il quale in un’altra annata avrebbe probabilmente vinto, e il sempre straordinario Anthony Hopkins, il quale in The Father si supera e regala una delle migliori interpretazioni di tutta la sua carriera. Ma Boseman ha dalla sua il rispetto e l’affetto per una vita spezzata troppo presto, senza dimenticare che in Ma Rainey’s Black Bottom dà veramente l’anima.

Più imprevedibile la categoria femminile. Carey Mulligan in Promising Young Woman tocca picchi altissimi e del film si sentirà ancora parlare negli anni a venire; Viola Davis ha però vinto il SAG Award; Andra Day semplicemente diventa Billie Holiday, e i film biografici di solito hanno una marcia in più agli Oscar. Noi puntiamo su Mulligan. Non protagonista la nostra preferenza cade su Maria Bakalova, l’asso nella manica di Borat, la quale ha sbaragliato tutti i premi della critica. Tuttavia le guild, che sono quelle che contano, le hanno preferito Yuh-Jung Youn. La nonna di Minari, veterana attrice coreana, ha fatto breccia nei cuori dei votanti; con un Bafta già vinto potrebbe veramente spuntarla sul testa a testa. E poi c’è l’eterna perdente Glenn Close, nominata 8 volte e mai vincitrice. O le danno questo o le danno un Oscar alla carriera l’anno prossimo.

NomadlandNomadland sembra marciare senza ostacoli verso la vittoria come miglior film. Personalmente sceglieremmo diversamente (The Trial Of The Chicago 7, Promising Young Woman, Sound Of Metal, tutti film altamente meritevoli),  ma il film di Chloe Zhao ha sbaragliato la concorrenza ad ogni occasione, difficile che inciampi proprio agli Oscar. Difatti la regista di origine cinese è favorita a portarsi a casa anche la miglior regia. Questo ci porta alla miglior sceneggiatura che, storicamente, cerca di accontentare “l’altro” film; ci piace sempre citare la storica battaglia tra Forrest Gump e Pulp Fiction. Qui il premio dovrebbe andare a Promising Young Woman di Emerald Fennell. Quella non originale è sfida tra Borat e One night in Miami… Il secondo e’ l’adattamento di un piece teatrale, non senza controversie (qualcuno dice che la storia raccontata sia pura fantasia e che l’incontro tra le quattro figure storiche non ci sia mai stato), Borat invece ha ottenuto l’impossibile, il sequel ha superato l’originale e ottenuto ancor maggiore rilevanza culturale. Noi puntiamo su Borat.

Fotografia a Nomadland e montaggio a Promising Young Woman. Trucco e parrucco nessuno è più bravo degli italiani, quindi Pinocchio. Costumi Mulan ed effetti speciali Tenet. La canzone è quasi certo che il duo Diane Warren Laura Pausini ne esca trionfante, però che bello sarebbe se vincesse Husavik dal film Eurovision. Una canzone piena di emozione e sentimento in un film spassosissimo. E poi Warren è un’altra che si vede sempre la statuetta scappar via delle mani, noi diciamo che la sfida è aperta.

Chiudiamo con due categorie molto competitive, film internazionale e film d’animazione. Sugli stranieri Another round sembra essere in testa, ma i rivali sono estremamente validi. Better days è un film contro il bullismo altamente emotivo e Quo vadis, Aida? una tesa rivisitazione della guerra in Bosnia, con enfasi sul fattore umano. Nell’animazione si sa, la Pixar è sempre la favorita, quindi Soul. Ma Wolfwalkers, per lo stile adottato, il folklore irlandese rappresentato e le due protagoniste femminili, ha forti possibilità di fargli lo sgambetto.

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