CI HA LASCIATO A 90 ANNI, A CAUSA DI UNA MALATTIA, L’ATTRICE ROMANA MONICA VITTI, LEGGENDA DEL CINEMA ITALIANO E MONDIALE
Nonostante fosse lontana dalle scene da oltre trent’anni, Monica Vitti non ha mai abbandonato il cuore di tutti il suo pubblico. Venuta a mancare qualche giorno fa a 90 anni, a causa di una grave malattia, l’attrice ha ricevuto il cordoglio di tutto il mondo del cinema italiano e mondiale, dove ha lasciato un vuoto incolmabile.
La notizia della morte di Monica Vitti ha raggiunto la sala stampa di Sanremo, dove tutti i partecipanti si sono alzati in piedi e le hanno tributato un lungo applauso, seguito da una standing ovation nella seconda serata del Festival, mentre sui social si sono susseguiti i messaggi e i ricordi di quanti l’avevano conosciuta. Da Ricky Tognazzi a Carlo Verdone, dalla redazione di Che tempo che fa al ministro della cultura Dario Franceschini, sono state davvero tante le testimonianze, le foto e i racconti legati al ricordo dell’attrice romana.
Musa di Michelangelo Antonioni, compagna di avventure e di film di Alberto Sordi ma anche autrice e regista, Monica Vitti è stata un talento eccezionale del cinema, conquistando il pubblico con la sua capacità di interpretare i più svariati personaggi.
Ancora bambina, ha scoperto il teatro durante la guerra (era nata a Roma il 3 novembre del 1931), mentre distraeva i suoi fratelli con il teatro dei burattini. Il debutto arrivò con La nemica di Dario Niccodemi, poi ci fu il diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, l’esperienza teatrale e il doppiaggio. Fu proprio in cabina di regia, mentre prestava la voce a Dorian Gray ne Il grido che il regista Antonioni pronunciò la famosa frase che cambiò la vita e la carriera di Monica Vitti: “Ha una bella nuca, potrebbe fare del cinema”.
Da quel momento, Monica diventò la musa del regista Antonioni prendendo parte a numerosi film: L’avventura (1960), La notte (1961), L’eclisse (1962) e Deserto rosso (1964) furono i titoli che diedero il via alla straordinaria carriera dell’attrice.
Versatile, enigmatica, sensuale, spiritosa, Monica Vitti è stata la donna borghese nevrotica ma anche la popolana sguaiata e allegra, ha interpretato la tentatrice Valentina che “ruba” Mastroianni a Jeanne Moreau, la scontenta Vittoria che si fa corteggiare senza entusiasmo dall’agente di cambio Alain Delon. A metà anni ’60 passa alla commedia, liberando la sua vis comica grazie ai progetti realizzati con Mario Monicelli e poi con Alberto Sordi,
Con l’attore romano darà vita a un sodalizio importante che li porterà al grande successo di Polvere di stelle del 1973. Nel frattempo si moltiplicano le collaborazioni con i più grandi registi del periodo, da Ettore Scola a Dino Risi, da Luigi Comencini a Carlo Di Palma, fino agli anni 80 quando iniziò a ridurre la sua presenza sulle scene e a comparire solo nei film diretti dal suo nuovo compagno, Roberto Russo che le è stato accanto fino ai suoi ultimi giorni.
In 35 anni di cinema ha realizzato 55 film, interpretando altrettante donne e conquistando 5 David di Donatello come migliore attrice protagonista, più altri quattro riconoscimenti speciali), 3 Nastri d’Argento, 12 Globi d’oro, di cui due alla carriera e un Ciak d’oro alla carriera, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento alla Berlinale, una Cocha de Plata a San Sebastián, una candidatura al premio BAFTA.
Una straordinaria donna e attrice che ha lasciato un grande vuoto nel mondo del cinema internazionale, che continuerà a ricordarla attraverso i suoi film e i suoi personaggi, che resteranno per sempre nel patrimonio culturale italiano e mondiale.