THE BATMAN: CUPO E OPPRIMENTE, MA MOLTO POTENTE, QUESTO È IL BATMAN VISTO DA MATT REEVES
DURATA: 176 minuti
USCITA: 3 marzo 2022
VOTO: 4 su 5
Il nuovo Batman è un film che o si ama o si odia. Matt Reeves, regista dei sequel de Il Pianeta delle scimmie e di Let me in – Blood story approccia il supereroe DC con un chiaro intento, con una visione molto particolare, molto dark. Già dalle prime battute ricorda Il Corvo, per la fotografia tetra, per le atmosfere, per l’uso di canzoni grunge a commento sonoro, per la voce fuori campo. Qui non siamo né dalle parti de Il cavaliere oscuro né del Joker di Todd Phillips. Per quanto questi precedenti avessero tematiche cupe, c’era comunque un seme di speranza a fare da contraltare, qualcosa che accennasse ad una redenzione. In The Batman le fondamenta sono paura e orrore, elementi che di solito caratterizzano solo i cattivi, ma che qui sono parte integrante anche dell’uomo-pipistrello. Tutto questo infonde alla pellicola un grave senso di inquietudine. È chiaramente una scelta stilistica, o la si sposa o la si disprezza da subito.
Nel film, Batman è solo al suo secondo anno di vigilante delle strade di Gotham, la polizia non sa ancora se fidarsi, i cittadini stessi non sanno ancora se si possono fidare. È una figura polarizzante; il commissario Jim Gordon è il suo unico alleato. La storia si dipana come un poliziesco con tendenza al noir. È una caccia all’uomo, all’Enigmista, il quale sta uccidendo uno ad uno, tutti gli elementi corrotti di Gotham: politici, poliziotti e procuratori distrettuali. Lasciando indietro sempre un messaggio criptico per l’uomo pipistrello.
L’indagine che ne consegue è una discesa nell’inferno dalla quale difficilmente si può uscire. A volte fin troppo deprimente, proprio per la mancanza del barlume di speranza di cui dicevamo sopra. Ma se queste sono le intenzioni, bisogna ammettere che ogni reparto dà del suo meglio per realizzare la visione del regista. In tale senso è ottima la colonna sonora di Michael Giacchino, modellata sull’Ave Maria per chiari motivi legati alla storia. Le sue note attraversano tutto il film come una nuvola opprimente.
Le interpretazioni sono tutte estremamente solide, in particolare Colin Farrell, davvero irriconoscibile nel ruolo del Pinguino, e Paul Dano, magnetico e inquietante, nonostante il suo Enigmista ricordi il personaggio da lui interpretato in Prisoners. Zoë Kravitz è una Catwoman agile e sensuale e Robert Pattinson è cupo al punto giusto, forse più credibile sotto la maschera che come milionario Bruce Wayne.
Con una durata vicina alle tre ore piene e un tono da fine del mondo, c’è il rischio di uscirne con l’animo mesto, ma non si può negare la passione infusa nel progetto. Alla celebre battuta ‘ma chi sei?’ non fa seguito più ‘Sono Batman‘, piuttosto ‘Sono vendetta‘. Preparatevi ad un Batman come non l’avete mai visto.