Guardiani della Galassia Volume 3: recensione

Marvel Studios’ Guardians of the Galaxy Volume 3 | Official Trailer

LACRIME E BRIVIDI PER IL GRAN FINALE DEI GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 3

guardiani3_locDURATA: 150 minuti

USCITA: 3 maggio 2023

VOTO: 4 su 5

Con il terzo capitolo dei Guardiani della Galassia si chiude un altro ciclo narrativo all’interno dell’universo Marvel. In futuro potremmo ritrovare ancora Peter Quill, Gamora e Nebula, ma probabilmente si presenteranno in una forma diversa. Quale cammino strabiliante però per arrivare fino a questo momento. Un susseguirsi di emozioni che ha reso questo gruppo assortito e strampalato di personaggi tra i più amati della Marvel.

Guardiani della Galassia è sicuramente una delle proposte Marvel più interessanti, ricco di humor e coinvolgente, quello con una colonna sonora da sballo, capace da sola di elevare il livello dello spettacolo. Ma nel profondo si tratta di un film sul valore della famiglia, quella biologica, cercata, perduta e ritrovata, negata, desiderata. E della famiglia acquisita, quella delle persone di cui ci circondiamo, che ci vogliono bene e che ci rendono una persona migliore. In questo terzo film, più che nei precedenti , è evidente come il tema della famiglia e degli affetti sia la colonna portante che guida qualsiasi scelta dei protagonisti.

Al centro della trama c’è Rocket, contemporaneamente motore che mette in moto l’avventura, e punto focale dei flashback che ne spiegano l’evoluzione. È una storia al tempo stesso toccante e affascinante, seppur non del tutto originale; la metà dei personaggi Marvel sono passati da un trauma simile, ma sempre in grado di toccare le giuste corde. E poi c’è anche il tormento di Quill, che non accetta la perdita di Gamora, Quill che proietta sulla Gamora di un’altra dimensione temporale quella che lui vorrebbe lei fosse.

In mezzo a pirotecniche sequenze d’azione ed effetti speciali è interessante scoprire come il regista James Gunn abbia saputo dare spazio a spunti di riflessione quali la co-dipendenza in una coppia, poter sopravvivere senza la conferma di un partner, ritrovare sé stessi, realizzare che non è un’altra persona a renderci felici, ma che la felicità bisogna trovarla dentro di sè. È un film che sotto la superficie ha un grande cuore che palpita.

Ci sono anche aspetti che avrebbero potuto essere sviluppati meglio, quali il personaggio di Adam Warlock, l’essere artificiale creato dai Sovereign chiamato a distruggere i Guardiani è un po’ ridotto a macchietta, o l’antagonista Alto Evoluzionario, il quale guidato da un senso di onnipotenza sogna la chimera di un mondo perfetto (verrebbe da dire, ci avevano già provato le macchine di Matrix con scarso successo, l’umanità non può essere controllata). Ma nel complesso il film funziona. Ci mancherai Star-Lord.

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