QUARTA EDIZIONE DEL FESTIVAL DI CORTOMETRAGGI ROCK THE SHORTS! SECONDA IN CARNE OSSA DOPO LA PAUSA FORZATA DOVUTA AL COVID-19, IN UNA NUOVA LOCATION E CON UN PROGRAMMA ANCOR PIÙ RICCO.
L’edizione 2023 si svolge al Ricardo Montalbán Theatre (ricordate Fantasy Island?) sulla suggestiva terrazza dell’edificio, completa di gigantografie dell’immortale attore, poster di film cult, un bar, una tavola calda e cuffie Bluetooth per ascoltare la proiezione isolati dai rumori esterni. La passione con la quale gli organizzatori Roxanne Marciniak e Josef Csongei hanno selezionato i corti in concorso è riscontrabile nella qualità e varietà dei lavori, tutti accomunati da un forte messaggio, seppur diametralmente diversi nello stile e nell’approccio.
Come ad esempio His, Ours, A diretto da Nate Hapke. Il corto è composto interamente da conversazioni tra due voci fuori campo, mentre un’inquadratura fissa cerca di cogliere le diverse emozioni sul volto di una donna. È la storia di una relazione che finisce, dove un oggetto, una poltrona dove siede la protagonista, è prima “di lui” in quanto regalo, poi “nostra” quando i due vanno a vivere insieme e infine torna ad essere “un” semplice oggetto dopo la separazione. Una concezione narrativa intrigante, accompagnata da luci sul volto che segnano il passare del tempo.
A Biker’s Dream diretto da Ken Glaser, una sonetto messo in scena attraverso l’animazione che fonde la recitazione della poesia ai rumori realistici di un viaggio sulla moto. Tutti concetti molto innovativi che fanno trasparire un grande talento dietro la macchina da presa. Come nel caso del vincitore (Best of the Fest e Best Documentary) Bourn Kind di Rachel S. Myers che segue l’artista di strada Bourn Rich nel suo tentativo di riportare un po’ di umanità nel mondo isolato della pandemia. Lo fa creando delle targhette speciali da applicare sulla mascherine di ognuno, con un messaggio ben definito, dall’amore alla fratellanza, a diversi stati d’animo. Un’idea che ha toccato non solo i cuori dei passanti (il corto è il documento dell’esperimento artistico), ma anche degli spettatori.
Anche gli altri corti, con una narrazione più standard per così dire, non sono da meno. Quali This and That di Katie Garibaldi, quasi un’autobiografia di una scrittrice che perde vena creativa e identità dopo il divorzio, per ritrovarsi dopo l’incontro con un’altra regista già affermata. O Shatter the Glass (vincitore come Best Drama) diretto da Patrick Hogan, famoso per aver curato il sonoro di Reservation dogs e Cobra Kai, serie per le quali è stato anche nominato agli Emmy. Il suo film cattura i turbamenti giovanili associati alla continua ricerca di affermazione sui social media. Il messaggio sull’essere sé stessi si tramuta così in un orecchiabile brano musicale, sullo stile di Avril Lavigne, di sicuro successo (è già disponibile su Spotify). L’attrice principale McKinley Warren ha sicuramente un grande futuro davanti a sé, sia che scelga il percorso musicale che quello del cinema.
E ancora Astrid’s Trip diretto da Julie Doyle sul bullismo, con un colpo di scena davvero inaspettato; The Wrong Guy di Meisha Lee, quello che tutti gli uomini innamorati della donna dei sogni vorrebbero diventare. Molto toccante Imposter (Best Thriller) di Chris Esper, che cerca di leggere le paure e i dubbi di diversi sconosciuti attraverso l’alter ego di ognuno che li segue ovunque vadano. Come se le nostre ansie si manifestassero in una versione più piccola di noi stessi frenando ogni tentativo di spontaneità. Anche questo basato su una grande forza di immagini, che riesce a trasmettere il messaggio grazie ad un’idea forte di base. Per poi chiudere con il delicato Unconditional Love di Wallis Lu, animato, senza dialoghi, ma di sicuro impatto emotivo.
Tutti i vincitori. 2023 Awards
Best Drama Short: Shatter the Glass
Patrick Hogan (Director), Syd Blue (writer)
Best Comedy: Death by King Cake
Janssen Swent (director), David Luck (producer), Penny LeLeux (producer), Doug Underwood (producer)
Best Documentary Short: Bourn Kind: The Tiny Kindness Project
Rachel Myers (director), Connie Jo Sechrist (producer)
Best Thriller Short: Imposter
Chris Esper (Director)
Best of the Fest: Bourn Kind: The Tiny Kindness Project
Rachel Myers (Director), Connie Jo Sechrist (Producer)