Roberta Geremicca: intervista alla talent manager

ROBERTA GEREMICCA, LA TALENT MANAGER DEL CINEMA CI RACCONTA IL SUO LAVORO SUDDIVISO TRA ITALIA E STATI UNITI

Foto a cura di Marinella Ciancia

 

Roberta GeremiccaTalent Manager di attori americani, con un background di recitazione, abbiamo incontrato Roberta Geremicca che ci ha raccontato il momento attuale della sua professione e i prossimi impegni in vista dell’anno venturo.

Parlaci di te, chi è Roberta Geremicca?

Sono una napoletana adottata da varie città e paesi che mi hanno formata e permesso di diventare chi sono oggi. Sono una talent manager e lavoro per Citizen Skull management che è una divisione di Citizen Skull Production aperta tanti anni fa da Mark Myers. Lavoro con lui dal 2017 e mi sento fortunata abbastanza da considerarlo un mentore, un leader, un amico. La società è crescita in modo esponenziale negli anni, e l’idea che condivido con Mark da sempre è di diventare globali.

Quale è la differenza tra agente e manager?

Sono due figure diverse ma collegate in quanto agente e manager collaborano costantemente tra loro per il bene dell’attore. In America il manager è definito un po’ un ombrello sotto cui si muovono i vari agenti (perché negli states ci sono anche diversi agenti. C’è il commercial Agent che è per le pubblicità, c’è il theatrical agent che è per cinema e tv, c’è il print agent che è per lavori di editoria, copertine e pubblicità cartacee, c’è il VO Agent che è appunto per lavori di voice over e doppiaggio quindi più incentrati sulla voce e tutti ruotiamo intorno al mondo dell’attore con cui si è in partnership. La cosa molto bella e formativa è che siamo tutti sullo stesso piano, non c è chi prevale e c’è collaborazione appunto perché vogliamo tutti la stessa cosa. Insieme manager e agente creano la strategia migliore (che cambia nel tempo ovviamente) per raggiungere gli obiettivi prefissati dall’attore, poi mentre l’agente si occupa della parte di candidature per i possibili lavori, il manager insieme all’attore decide di provare un look invece di un altro, uno stile magari più adatto, una scuola/ workshop/masterclass invece di un’ altra, un fotografo invece di un altro e via dicendo.

Sappiamo tutti la valenza della figura dell’agente, e la sua enorme importanza nella carriera dell’attore ma del manager sappiamo ancora poco, ce lo spieghi a parole tue?

Certo. Il manager è una figura più personale; lavora uno a uno, infatti di solito si concentra su un numero minore di clienti perché lavora in modo personalizzato, è un po’ colui che tiene l’attore per mano e lo spinge a far meglio, provando a fare meglio a sua volta, è un po’ il motivatore ma anche colui che regala quella giusta dose di verità brutale che serve per crescere. È colui a cui l’attore fa riferimento per problemi personali ma anche per un dubbio su in audizione, un progetto, è colui che sceglie insieme all’attore quale self tape mandare per un casting. In questo io a dire il vero non solo scelgo il self tape ma faccio anche da spalla se serve e/o acting-dialect coach avendo un passato da attrice e poi formatrice di attori. Il manager è inoltre colui che fa i follow ups con i casting directors dopo che hanno visto un attore e non perché non possa l’agente, ma perché magari si conoscono di persona e/o perché l’agente in quel momento è troppo impegnato a inviare candidature per i prossimi progetti o a chiudere contratti.

Quanto è importante il networking nel tuo campo?

Moltissimo. Sappiamo benissimo che quando si sceglie un rappresentante (che sia agente o manager) si prende anche la propria cerchia di contatti e quindi il manager è anche colui che consiglia gli eventi giusti dove andare e con chi interfacciarsi, di solito quando gli attori sono “nuovi” il primo passo è scegliere il manager perché è anche colui che consiglia la giusta agenzia per l’attore e il giusto attore all’agenzia. Perché come sappiamo non tutti vanno bene con tutti, proprio come nelle relazioni d’amore.

Quindi può esistere agente senza manager e viceversa?

Potrebbero, possono ma facendola “semplice” agente e manager sono entrambe figure indispensabili per l’attore e non interscambiabili in quanto potremmo riassumere dicendo che l’agente si occupa principalmente di candidature e contratti e il manager si occupa principalmente di guidare l’attore nelle scelte come abbiamo già menzionato che vanno dalla carriera, allo stile di vita. Attenzione questo non vuol dire che l’agente non sia in grado di guidare l’attore o che il manager non abbia accesso alle cast list ma è una divisione di ruoli che, almeno all’estero, rende più fluido il lavoro di tutti e sono certa che aiuterebbe il nostro settore anche in Italia.

Sappiamo che hai un passato da attrice, secondo te, tu quindi partivi avvantaggiata o svantaggiata?

Molto avvantaggiata. E lo sono ancora, Perché capisco le problematiche, le domande; e le insicurezze degli attori. Anche i loro sogni, le loro ambizioni, le paure. Quando ho iniziato volevo essere la manager che avrei voluto avere quando recitavo io. E ogni giorno spero di migliorare sempre un po’ in più. Continuo a fare trainings come acting e intimacy coach. Mi sono certificata come consulente di armocromia, tutto per suggerire, formare e proteggere i miei attori al meglio.

Questa figura esiste solo in America quindi?

Con questa esatta divisione di ruoli si. Per ora, oserei dire infatti che l’idea rimane proprio quella di importare parte di ciò che funziona in America anche nel nostro paese.

Ti vediamo in queste foto al mare. Dove ti trovi al momento?

Invidia eh? (Ride ndr) si il mare è il mio elemento, il mio luogo del cuore, dove mi perdo e mi ritrovo. Questo poi è il mare di casa, di Napoli, dove sono tornata a vivere al momento quindi ci sono particolarmente legata.

 

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