ESTRANEI, LA COINVOLGENTE GHOST STORY CON ANDREW SCOTT E PAUL MESCAL ESCE IN SALA IL 29 FEBBRAIO: RECENSIONE E ALCUNE COSE DA SAPERE SU QUESTO FILM POETICO, SPIAZZANTE, INTENSO
GENERE: drammatico
DURATA: 1h e 45m
USCITA IN SALA: 29 febbraio 2024
VOTO: 4 su 5
Arrivi al finale di Estranei e quello provi è dolore, rimani col cuore ricolmo di un’intensità straziante che ti lascia con gli occhi incollati a quella scena e con le orecchie piene di The power of love dei Frankie Goes to Hollywood. Il film diretto da Andrew Haigh è un alternarsi di realtà e finzione, con al centro il tema della solitudine: una notte, in un semivuoto condominio di ultima costruzione nella Londra di oggi, due ragazzi si conoscono e provano un approccio. Non va subito a buon fine, c’è timore e diffidenza, ma quando si rivedono tra i due nasce una relazione. Sono due anime sole che insieme riempiono di chiacchiere un appartamento prima silenzioso, e tra i racconti ci sono quelli di Adam, ossessionato dai ricordi della sua infanzia e che cerca di scrivere una sceneggiatura sui suoi genitori scomparsi trent’anni prima in un incidente stradale.
Lui torna nella casa dove è cresciuto, lo fa più volte, e sempre lì ha l’opportunità di rivederli. Li immagina o sono reali? Come è possibile che Adam passeggi con il padre e mangi la torta della madre, come può dormire con loro nel loro letto dopo aver festeggiato il Natale? Questi incontri sono l’occasione per lui per fare coming out, confrontarsi e raccontarsi su quello che la madre sperava che diventasse e su chi invece è davvero. E dopo la solitudine (ri)torna l’amore, tanto amore: quello che Adam aveva perso con la morte dei genitori, che pensava non avrebbe più dato né ricevuto.
Estranei è fragilità e intimismo, un film emotivamente spiazzante, che è allo stesso tempo carezza sul volto e pugno allo stomaco, talmente potente da essere indimenticabile.
Di seguito alcune curiosità sul film.
Il film è tratto dal romanzo Strangers dell’autore giapponese Taichi Yamada, del quale esiste già una trasposizione prodotta negli anni Ottanta. Nel caso del film di Haigh le differenze tra libro e film sono diverse, come il cambio di location o quello più sostanziale che riguarda il personaggio di Harry, originariamente donna. “Adattare il libro è stato un processo lungo e talvolta doloroso. Volevo esaminare il mio passato proprio come fa Adam nel film. Ero interessato a esplorare le complessità dell’amore familiare e dell’amore romantico, ma anche le peculiari esperienze vissute da una specifica generazione di persone gay cresciute negli anni Ottanta. Volevo allontanarmi dalla tradizionale storia di fantasmi del romanzo per trovare qualcosa di più psicologico, quasi metafisico”.
La casa d’infanzia di Adam è quella dove è cresciuto lo stesso regista.
Il cast è composto da Andrew Scott che interpreta Adam, conosciuto soprattutto per i ruoli in Sherlock e Fleabag. L’attore ha dichiarato: “Adam è una figura molto solitaria. Sua madre lo descrive come una persona molto gentile e compassionevole. È stato un ruolo difficile da interpretare, perché ti costringe a essere molto vulnerabile. Ma in un certo senso, questo è un privilegio”. Con lui, Paul Mescal che nel film è Harry, già visto nella serie Normal people e nella pellicola Aftersun, mentre Claire Foy (The Crown) e Jamie Bell (Billy Elliott) sono i genitori di Adam.
Estranei ha già collezionato numerosi premi e nomination: ne ha vinti sette ai British Independent Film Awards, tra cui miglior film, regia e attore non protagonista per Paul Mescal (su 14 candidature totali); ai Golden Globe ha ricevuto una nomination per Andrew Scott come miglior attore in un film drammatico e 6 ai Bafta. Altre manifestazioni dove è stato candidato in varie categorie sono i Critics’ Choice Awards, gli Independent Spirit Awards, i Satellite Award. Inoltre è rientrato tra i migliori 10 film indipendenti dell’anno (2023) secondo il National Board of Review Award.