Nella Parigi degli anni ’20 la coreografa russa Ida Rubenstein (Jeanne Balibar) commissiona a Maurice Ravel (Raphaël Personnaz), già considerato il più grande compositore vivente di Francia, di scrivere la colonna sonora per il suo prossimo balletto. Vuole “qualcosa di carnale, qualcosa di incantevole, qualcosa di erotico”. Ravel non riesce a trovare ispirazione e viene spinto in un prolungato limbo creativo.
La sceneggiatrice e regista Anne Fontaine ci conduce in un viaggio decomposto ed ellittico attraverso la vita idiosincratica di Maurice Ravel, tramite la sua lotta per completare quel pezzo musicale di 17 minuti. Fotografato sontuosamente e con una performance splendidamente contenuta di Raphaël Personnaz, il film è un commovente tributo ad un artista perfezionista e alla sua lotta per dare voce ai suoni inebrianti nella sua testa.