ALLA RICERCA DELL’OSCAR PERDUTO E DI UN’EREDITÀ CULTURALE DIMENTICATA
Alla domanda chi è stato il primo italiano a vincere l’Oscar cosa rispondereste? Vittorio De Sica? Sofia Loren? Anna Magnani? Nessuno di tutti questi. Il primo italiano a vincere l’Oscar fu Tony Gaudio, nel 1937 per la fotografia di Avorio Nero (Anthony Adverse), ma non lo ricorda (quasi) più nessuno. Come se non bastasse, c’è anche il mistero della sua statuetta, che col tempo è andata perduta. Ancora oggi non si sa dove sia andata a finire.
Per rettificare questa lacuna nella memoria storica e conferire il giusto tributo ad un direttore della fotografia che ha fatto letteralmente la Storia di Hollywood gli eredi hanno fondato la Tony Gaudio Foundation for the Cinematic Arts. Le numerose iniziative messe in atto dalla fondazione sono culminate con la realizzazione del documentario The Lost Legacy of Tony Gaudio, in lizza per le nomination agli Oscar.
Gaetano “Tony” Gaudio, emigrò negli Stati Uniti agli inizi del ‘900, partendo da Cosenza alla volta di New York, prima di arrivare a Hollywood. Diventò un acclamato direttore della fotografia e contribuì attivamente alla professione, inventando anche una tecnica speciale chiamata Precision Lighting. Fu anche tra i primi ad usare il Tri-Color in Le avventure di Robin Hood, durante il passaggio dal bianco e nero al technicolor. Il documentario segue la vita di Tony, da fotografo in Italia ad uno dei direttori della fotografia più richiesti in America. Inquadrerà, illuminerà e riprenderà vere e proprie icone quali Bette Davis, Greta Garbo ed Errol Flynn. Le varie tecnologie e tecniche creative da lui sviluppate sono diventate sinonimo degli anni d’oro del cinema e hanno definito quel “look malinconico” per cui la Warner Bros divenne famosa.
The Lost Legacy of Tony Gaudio mette insieme interviste a grandi esponenti di Hollywood, quali il direttore della fotografia premio Oscar Mauro Fiore e il pioniere dell’Industrial Light and Magic Richard Edlund, al viaggio del pronipote Gino Gaudio sulle orme della sua famiglia, dei suoi antenati e alla ricerca di quell’Oscar andato perduto.
Il film, diretto da Alessandro Nucci, ha avuto una proiezione speciale presso il cinema Laemmle di Glendale alla presenza di Gino Gaudio e della moglie produttrice Mary Reid. Ora manca solo di entrare nella short list per gli Academy Awards.