
ANORA O CONCLAVE? DEMI MOORE O MIKEY MADISON? È IL MOMENTO DEL TOTO OSCAR.

Quest’anno la Award Season è stata una delle più strane di recente memoria. Venendo da scioperi, disastri ambientali e le solite sferrate politiche mirate a screditare i nominati, chi veniva dato per favorito improvvisamente non lo è più.
Al momento Anora di Sean Baker sembra essere destinato a vincere miglior film. Con la vittoria di DGA, PGA, WGA, Film Independent Spirit appare inarrestabile. Ma la recente vittoria di Conclave ai Bafta e ai SAG ha rimesso tutto in gioco. Se si considera poi il sistema preferenziale di votazione per miglior film, che potrebbe favorire la seconda scelta di molti, Conclave ha la chance di portarsi in testa. Sembra ieri che Emilia Pérez dovesse sbaragliare tutta la concorrenza, fin quando vecchi tweet da parte della protagonista Karla Sofía Gascón tornati a galla hanno spinto il film in panchina. L’Academy è molto suscettibile agli scandali. The Brutalist sembrava essere la chiara alternativa, fin quando Anora non ha cominciato a collezionare tutti i premi delle guilds.
Più facile prevedere i premi agli attori, almeno in due categorie su quattro. Kieran Culkin di A real pain come attore non protagonista e Zoe Saldaña (Emilia Pérez) come attrice non protagonista hanno vinto tutto quello c’era da vincere fino ad ora, sarebbe davvero una sorpresa se non tornassero a casa con l’Oscar. Più in bilico migliore attrice protagonista. Demi Moore (The Substance) è la favorita, ma se Anora fa piazza pulita potrebbe dare quella spinta in più a Mikey Madison. La vittoria di Timothée Chalamet (A Complete Unknown) ai SAG lo porta in vantaggio su Adrien Brody (The Brutalist), che fino a solo poco tempo fa sembrava averlo in tasca.
Se è davvero sfida aperta tra Anora e Conclave, sembra inevitabile che i due si dividano le sceneggiature, rispettivamente originale e non originale. Così come potrebbero dividersi altri premi, costumi a Conclave e montaggio ad Anora. Fotografia e scenografia prevediamo Nosferatu, con le sue ambientazioni particolarmente suggestive il film di Robert Eggers non dovrebbe avere rivali.
The wild robot è il favorito come film d’animazione e potrebbe vincere anche sonoro e colonna sonora. Da non sottovalutare la wild card Flow che ha fatto breccia nel cuore di molti. Come miglior film internazionale puntiamo sul brasiliano I’m still here – Ainda Estou Aqui , dopo l’harakiri di Emilia Pérez.
Documentario a Black Box Diaries ed effetti speciali a Il regno del pianeta delle scimmie.
Cortometraggio d’animazione Beautiful men, il francese Yuck! potrebbe essere troppo europeo per il gusto americano e il giapponese Magic Candies, seppur molto tenero, troppo semplice per la vittoria. Infine una preferenza personale, facciamo il tifo per il corto Anuja, alla colonna sonora ha partecipato il nostro Fabrizio Mancinelli.